- Federico80 ha scritto:
- Mi piacerebbe, come a un bambino piace ascoltare le storie della seconda guerra dalla voce del nonno,
ascoltare qualche racconto di chi ha vissuto in prima persona il crollo del 2008.. 2009,
ora diamo colpa alle banche e al petrolio, cosa c'era in quei anni?
Quali erano gli stati d'animo? Ci si rendeva conto di cosa stava succedendo? O si cercava ogni giorno di prendere i minimi... magari mediando..
Se qualcuno volesse raccontare i propi ricordi ed emozioni, ne sarei grato.
Buona serata.
Eccomi, scusa il ritardo.
Il ribasso del 2007 e questo non li metto assieme, il primo era molto più drammatico e ha portato il nostro FTSE da 44000 a 12000, questo per quanto "drammatico" è ancora solo un movimento ribassista di periodo all'interno di un laterale di lungo.
Nel 2007 le banche centrali avevano una politica monetaria opposta a quella di adesso e via dicedo con altre considerazioni di carattere macroeconomico.
Tornado a quel periodo. Come in tutti i ribassi all'inzio sembran solo occasioni per rientrare sulle corezioni poi si capisce che il trend è cambiato e si prende atto di questo. Certo che i cercatori di minimi c'erano e i mediatori al ribasso pure, credo che alcuni mediatori al ribasso siano ancora lì in attesa
Con il tempo comunque lo stato d'animo nei forum è cambiato, io personalmente allora ero investito credo quasi totalmente in obbligazioni quindi la cosa mi ha toccato molto poco anzi per diverso tempo ho goduto di ottimi rendimenti ma in famiglia avevamo un fondo azionario e la voglia di capire come e perchè questo perdeva di valore mi ha portato a seguire da vicino i mercati fino a farlo diventare la mia professione.
Ho bazzicato quà e lò per la rete fino a che non sono incappato nel profilo di Salvatore (Nysedow) su finanzaonline e ho imparato ad avere un approccio più razionale ai mercati. Emotivamente mi ricordo poco di quel periodo ma da sempre ho guardato i mercati nel breve periodo quindi grossa ansia non ho mai avuto anzi con il tempo è sparita del tutto. L'analisi tecnica è un insieme di probabilità e matematica in genere quindi c'è poco da farsi predere dall'ansia, se il trade entra e va dalla parte buona si lascia correre se non va dal verso giusto si chiude con un loss prestabilito (quì ci sarebbe da parlare di money magment che è più importante forse della stessa analisi tencica), con il tempo ci si abitua e l'ansia non c'è più.
Io nel 2008/2009 avevo un approccio più acerbo al trading e le operazioni che facevo erano solo al rialzo, bellissimo prendere un rimbalzo durante il downtrend, ma con il tempo ho capito quello che c'è scritto nell'immagine che usi quindo ho introdotto tra le mie armi lo short e quello mi ha fatto fare il passo in avanti anche perchè uno short permette guadagni molto più veloci che il long, in borsa c'è un motto che dice che "si sale con le scale e si scende con l'ascensore"
Succesisvamente ho anche smesso di voler guardare per forza i grafici andando a destra del prezzo, il futuro non lo so prevedere, venerdì sera sono andato a letto senza sapere che adesso saremo stati a +3.72%, tra un'ora non ho idea di dove saremo e in close pure, quindi figuriamoci domani o più in là. Mi limito a seguire noiosi segnali opertivi e a gestire la posizione, così ho ridotto lo stress e ho scoperto che questo mestiere è tutto sommato abbastanza noioso
Hoi divagato parecchio ma spero di aver almeno in parte risposto alle tue domande, nel caso non ti mettere scrupoli e fai domande più dirette.
Ciao
Andrea