| | Pitture del nostro esercito | |
| | |
Autore | Messaggio |
---|
ing.korg Sergente maggiore capo
Numero di messaggi : 133 Encomi : 2314 Data d'iscrizione : 18.04.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 12:04 | |
| | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 12:11 | |
| per l'Ingegnere
Ecco un esempio: post di manerbio di ieri ore 17.30. Picasso su Manet
l'ho ripreso ora e in alto a destra compare
+ ---- -
e tu puoi votare.
Domanda: ma compare sempre il + o -? Unica spiegazione al fatto che tu non lo vedi | |
| | | ing.korg Sergente maggiore capo
Numero di messaggi : 133 Encomi : 2314 Data d'iscrizione : 18.04.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 12:33 | |
| - francesco1017 ha scritto:
- per l'Ingegnere
Ecco un esempio: post di manerbio di ieri ore 17.30. Picasso su Manet
l'ho ripreso ora e in alto a destra compare
+ ---- -
e tu puoi votare.
Domanda: ma compare sempre il + o -? Unica spiegazione al fatto che tu non lo vedi Probabilmente io non ho il permesso di dare reputazioni........mi compare tra i permessi solo quello che posso rispondere. Richiederò al Generale. Grazie cmq. Ciao | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 12:37 | |
| - ing.korg ha scritto:
- francesco1017 ha scritto:
- per l'Ingegnere
Ecco un esempio: post di manerbio di ieri ore 17.30. Picasso su Manet
l'ho ripreso ora e in alto a destra compare
+ ---- -
e tu puoi votare.
Domanda: ma compare sempre il + o -? Unica spiegazione al fatto che tu non lo vedi Probabilmente io non ho il permesso di dare reputazioni........mi compare tra i permessi solo quello che posso rispondere. Richiederò al Generale. Grazie cmq. Ciao | |
| | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 12:40 | |
| Oggi va a finir male... passata la voglia di lavorare Qua (come al solito) infiliamo la mano sotto la coperta e ci finiamo anche con i piedi Inizierei con un mio compaesano IL CABIANCA Di origini modeste, Vincenzo Cabianca nasce a Verona il 21 giugno 1827, dove compie i primi studi presso il seminario e dal, 1842, all’Accademia di Belle Arti, con la guida di Giovanni Caliari. Nel 1846 passa all’Accademia di Venezia dove segue, con poca convinzione, i corsi del Clementini. La città lagunare non lascia conseguenze visibili nella sua pittura, se non un certo interesse per le espressioni del Settecento veneziano e l’avviarsi della predilezione per il soggetto di genere, precisatosi negli anni successivi. Nel 1848 è coinvolto dai moti di liberazione; nel 1849 partecipa alla difesa di Bologna. Nel 1953, forse per motivi politici, si trasferisce a Firenze dove, con Severini e Borrani si lega al nascente gruppo macchiaiolo, frequenta il Caffè dell’Onore e, dal 1855, il famoso Caffè Michelangelo. Fattori ricorda che Cabianca è il primo a mostrare un quadro macchiaiolo (un maiale nero su un muro bianco che non riesco a trovare da nessuna parte.... fffffffffffff) ed infatti il veronese è tra i primi a seguire i nuovi principi luministici, dei quali è assertore convinto. Nel 1861 Cabianca visita Parigi insieme a Signorini, senza restarne particolarmente impressionato, l’anno seguente torna in Toscana e dipinge a Montemurlo; non abbandona tuttavia il soggetto storico-accademico, se all’esposizione di Firenze del 1861 presenta i “Novellieri fiorentini del secolo XIV”. La componente accademica si fa più evidente durante il soggiorno a Parma protrattosi per circa sette anni, dal 1863, con frequenti visite a Firenze e a Roma, dove si trasferisce nel 1870, stringendo amicizia con Nino Costa e ricominciando a dipingere dal vero piccoli quadri condotti secondo la tecnica macchiaiola. Nella fitta produzione degli anni Settanta e Ottanta troviamo belle prove pittoriche risalenti ai soggiorni presso Diego Martelli a Castiglioncello, e i molti paesaggi della campagna intorno ad Anzio e Nettuno. Nel 1876 è tra i fondatori della Società degli Acquerellisti, nel 1886, insieme a Coleman, Costa, De Maria aderisce al gruppo romano antiaccademico “In Arte Libertas”. Nel 1893 una paralisi lo costringe a una quasi totale inattività. Muore a Roma nel 1902. AL SOLE acquaiole della spezia sAN PIETRO A PORTOVENERE I NOVELLIERI LA CONVALESCENTE BASILICA DI SAN ZENO (VR) IL PORTICO LUNGOMARE MARMI A CARRARA MATTUTINO PASSEGGIATA CON PAPA' EFFETTO DI SOLE Mi fermo qui | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 13:25 | |
| | |
| | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 14:07 | |
| Eh allora vado avanti con il Cabianca gioco in casa CONTADINELLA LA DECLAMATRICE MONACHINA PANORAMA PARTICOLARE | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 13 Nov 2014 - 14:11 | |
| Cabianca
Cabianca a Firenze
Il sole 24 ore , 19 settembre, 2007
Basta uno sguardo alle vedute marine di Vincenzo Cabianca per capire che a torto è stato a lungo confinato nel perimetro degli autori minori.
Fra le distese blu colpite dalla luce e un cielo inondato di colore, prende vita un paesaggio, in cui si specchia un'anima rapita dalla natura. Oggi una mostra monografica - la prima a lui dedicata - punta finalmente l'attenzione su quel macchiaiolo della prima ora che - come sottolinea la curatrice Francesca Dini - fu "audace e risoluto".
Dopo la tappa a Orvieto, l'esposizione, giunta nella fiorentina Villa Bardini (rimane aperta fino al 14 ottobre), presenta al pubblico circa cento opere dell'artista veronese, fra cui alcuni inediti. E' grazie al ricco fondo di lettere che la sua famiglia ha custodito da oltre un secolo - missive dei compagni Macchiaioli - che possiamo ripercorrere le tappe principali del suo iter creativo.
Nato a Verona nel 1827, il giovane Cabianca vive un'infanzia triste, segnata dalla perdita del padre e da un rapporto anaffettivo con la madre.
E' forse questo dolore iniziale a sedimentarsi nella sua anima, risolvendosi in quel futuro "umor nero" e "male di spirito", di cui l'artista si riconoscerà schiavo. Accolto con "gran simpatia", come lui stesso dirà, dal pittore Giovanni Caliari, prosegue la sua formazione all'Accademia di Venezia, con i maestri Michelangelo Grigoletti e Ludovico Lipparini.
Ma è con l'arrivo a Firenze nel 1853, che inizia la grande avventura, che lo porterà, insieme ai compagni Macchiaioli, a sperimentare una nuova pittura, fatta - con le parole di Arrigo Boito - di "colpi di sole nell'ombra nera". D'ora in poi il suo percorso viene scandito in due atti: il primo in Toscana - con prolungate permanenze in Liguria - il secondo a Roma, divenuta epicentro di frequenti spostamenti a Venezia, a Ischia o a Castiglioncello.
Per molto tempo dedito alla pittura del lombardo Domenico Induno, Cabianca, dopo l'incontro con gli amici del Caffè Michelangelo - luogo chiave del dibattito culturale del tempo - diventerà fra i più fervidi sostenitori della pittura della "macchia". Insieme agli amici Telemaco Signorini e Odoardo Borrani, il giovane veronese, seguendo il modello dei francesi come Alexandre-Gabriel Decamps, scopre a poco a poco la stesura rapida del colore, l'uso più libero dei contrasti luminosi, l'approccio al vero, che lo porta a indugiare su paesaggi e scene di quotidiana intimità.
E' in un "crogiulo di ideali", come scrive nel catalogo Francesca Dini, che Cabianca, muovendosi insieme a Silvestro Lega o a Giovanni Fattori, attribuisce alla pittura il compito di sublimare la realtà e scrivere importanti pagine di moderno umanesimo. Lo dimostrano alcune opere come "L'abbandonata" - un momento fondamentale nell'evoluzione della "macchia" - o "Donna con un porco contro il sole", in cui si respira il desiderio di interpretare il sentimento del proprio tempo, liberandosi dal realismo moraleggiante dei tempi passati.
Dalle frequenti scorribande compiute in quel tempo a La Spezia, insieme agli amici Cristiano Banti e Signorini, rimangono molti segni, anche nei dipinti futuri, perché l'artista, imprigionato dalla bellezza struggente di quella natura, eleggerà la Liguria e il castello di Portovenere a luogo dello spirito. Presenza silenziosa, che permane nei successivi dipinti - come nel suo più celebre capolavoro "Il mattino" (noto come "Le Monachine") -, l'orizzonte di quella terra diventerà topos dell'anima.
Dedicate al periodo successivo al 1870, le opere romane, come "Nettuno", "Palestrina" o "Nevi romane", mostrano, invece, come l'innata ispirazione malinconica, arricchita da una profonda ricerca spirituale, ha saputo dar vita a veri e propri capolavori, dove la relazione con il paesaggio si fa sempre più stretta, intensa, vibrante.
Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli Firenze, Villa Bardini, fino al 14 ottobre
| |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| | | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| | | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito | |
| |
| | | | Pitture del nostro esercito | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| Mag 2024 | Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
---|
| | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | | | Calendario |
|
I postatori più attivi del mese | |
I postatori più attivi della settimana | |
|