Le ricchezze dell'Iran in gas naturale:
gli USA colpiscono l'energia mondiale del futuro
di Finian Cunningham - 13/04/2010
Fonte:
Come Don Chisciotte [scheda fonte]
La perforazione prevista per questo
mese del giacimento gassifero di South Pars in Iran da parte della
Compagnia Nazionale del Petrolio della Cina (CNPC) potrebbe essere un
preannuncio o una spiegazione di piú ampi sviluppi geopolitici.
Prima di tutto, il progetto di 5 miliardi di dollari – firmato lo
scorso anno dopo anni di pressione da parte dei giganti occidentali
dell’energia Total e Shell secondo le ratifiche tracciate dagli Stati
Uniti – svela la principale rete futura mondiale per il rifornimento e
la domanda dell’energia.
I critici hanno a lungo sospettato che
la vera ragione degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali
coinvolti militarmente in Iraq ed in Afghanistan sia quella di
controllare il corridoio centro asiatico dell’energia. Fino ad oggi,
sembra che la chiave sia stato principalmete il petrolio. Per esempio,
ci sono state rivendicazioni secondo le quali un progetto di una
conduttura di petrolio, che andrebbe dal Mar Caspio via Afghanistan e
Pakistan fino al Mar dell’Arabia, sarebbe la principale leva dietro la
quale si nasconde la apparentemente futile campagna militare degli
Stati Uniti in questi Paesi.
Ma quel che l’intesa CNPC–Iran
dimostra é che il gas naturale rappresenterá una spinta ancora piú
rilevante ed essenziale per l’economia mondiale, e piú specificamente
il flusso bilaterale di questo combustibile da Occidente a Oriente,
dall’Asia Centrale all’Europa e alla Cina.
Michael Economides,
editore dell’Energy Tribune di Houston, é uno degli osservatori delle
industrie in crescita convinto che il gas naturale sostituirá il
petrolio come principale risorsa di energia, e non solo nei decenni che
verranno ma anche durante vari secoli.
Economides si basa
sulle recenti previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia
(IEA), con sede a Parigi, che ha fortemente corretto al rialzo le sue
stime sulla possibilitá di avvicinarsi a un recupero del 100% delle
riserve globali di gas naturale. Attribuisce questo enorme
aggiornamento ai rapidi miglioramenti tecnologici che hanno fatto sí che
si raggiungessero giacimenti di gas finora inaccessibili. Afferma che
la IEA stima che le scorte di gas naturale saranno sufficienti a
coprire il fabbisogno per altri 300 anni se si mantiene la domanda
attuale. “Se poi si fantasticasse su un possibile contributo futuro in
forma di idrati di gas naturale, sarebbe facile concludere che il gas
naturale diventerá quasi sicuramente il principale combustibile
dell’economia mondiale”, aggiunge Economides.
La crescente
importanza del gas naturale come fonte di energia é stata stabile
durante molti anni. Tra il 1973 e il 2007, il contributo di petrolio al
rifornimento dell’energia mondiale scese drasticamente da 46.1 per
cento al 34.0 per cento, con l’incremento dell’uso del gas naturale
responsabile di questo declino, secondo i dati della IEA. Altre fonti,
come quelle dell’Amministrazione dell’Informazione sull’Energia (EIA),
presagiscono che il consumo del gas naturale globale triplicherá tra il
1980 e il 2030; da quest’ultima data il gas naturale diventerá molto
probabilmente la principale fonte di energia sia per i fabbisogni
industriali che pubblici.
Ci sono valide ragioni per le quali
il gas naturale (metano) sta diventando il piú importante dei
combustibili fossili. Primo, ha un valore calorifico molto maggiore sia
rispetto al petrolio sia rispetto al carbone. Questo perché si produce
piú calore per unitá di combustibile. Secondo, é un combustibile piú
pulito, bruciando emette un 30 per cento meno di diossido di carbonio
se comparato con il petrolio, e un 45 per cento meno se comparato con
il carbone. Terzo, il gas é piú idoneo per il trasporto, sia come
materiale grezzo in forma compressa per attraversare le condutture
terrestri, sia come combustibile per guidare il trasporto.
Tutte le agenzie dell’industria dell’energia riconoscono al di sopra di
tutto che le principali fonti future di gas naturale saranno il Medio
Oriente e l’Eurasia, inclusa la Russia. La statunitense EIA afferma che
le riserve di gas naturale in queste regioni sono rispettivamente nove e
sette volte quelle totali del Nord America – essendo quest’ultima
attualmente una delle massime fonti mondiali di questo combustibile.
In Medio Oriente, l’Iran é il massimo indiscusso detentore di riserve
di gas. I suoi giacimenti di gas di South Pars sono i piú estesi del
mondo. Se convertito nell’equivalente di barili di petrolio, il South
Pars dell’Iran ridicolizzerebbe le riserve dei giacimenti di petrolio
del gigante Ghawar dell’Arabia Saudita. Quest ultimo é il piú grande
giacimento petrolifero del mondo e da che divenne operativo nel 1948,
Ghawar é certamente stato il centro del mondo per il rifornimento di
energia greggia. Nella prossima era di dominio del gas naturale sul
petrolio, l'Iran soppianterá l’Arabia Saudita come fulcro per l’energia
mondiale.
Sia l’Europa che la Cina cercano di collocarsi per
diventare le rotte infrastrutturali principali di gas per l’Iran e
l’Asia Centrale. Giá oggi, l’infrastruttura si sta plasmando per
riflettere questo modello. La conduttura Nabucco é disegnata per
fornire gas dall’Iran (e l’Azerbaijan) via Turchia e Bulgaria a tutta
l’Europa Occidentale (segnando la fine del dominio russo). L’iran
esporta separatamente anche gas via conduttura alla Turchia e
all’Armenia e sta anche seguendo affari di esportazione con i paesi del
Golfo, inclusi gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman. Un’altra grande rotta
arteriale é la cosiddetta “conduttura della pace” che va dall’Iran al
Pakistan e prosegue fino in India, attraverso la quale l’Iran esporterá
questo carburante a due delle regioni piú popolose. Ma forse la piú
allettante prospettiva per l’Iran é la conduttura di 1865 km che
fornisce gas naturale alla Cina dal Turkmenistan, attraverso
l’Uzbekistan ed il Kazakhstan, e che dovrebbe essere operativa a piena
capacitá nel 2012. Il Turkmenistan confina a sud per 300 km con l’Iran
ed ha giá in mano un accordo di esportazione con Teheran. Se le riserve
di gas degli iraniani-cinesi South Pars potranno essere incorporate
nelle condutture transazionali sopra citate, l’Iran sará confermato il
cuore di un’economia mondiale nella quale il gas sará la principale
fonte di energia. Questo é ulteriormente amplificato dalla domanda di
gas che cresce rapidamente in Cina, la quale potrebbe dipendere
dall’importazione per oltre un terzo del suo consumo di gas naturale
entro il 2030, secondo quel che prevede la EIA.
In questo
contesto di un grande riallineamento nell’economia mondiale
dell’energia – un contesto in cui ci sará una continua diminuzione di
ruolo per gli Stati Uniti – la retorica infuriata di Washington sulla
democrazia e la pace e la guerra al terrore o alle presunte armi
nucleari iraniane puó essere vista come il disperato tentativo di
mascherare la paura che ha di diventare un gran perdente. Il vero
obiettivo é circondare l’Iran di guerre e minacciare il possibile futuro
maggiore acquirente al mondo di gas – la Cina – per quel che riguarda i
rifornimenti di gas. Le azioni degli Stati Uniti sono viste piú
precisamente come un intralcio per i flussi dell’energia di un’economia
mondiale che non potrá piú dominare.
Un ulteriore sviluppo
imprevisto in questa storia é la posizione della Russia. Con le sue
vaste riserve naturali di gas, puó essere vista come un competitore
dell’Iran. Probabilmente meno ben posizionata dell’Iran per rifornire
sia l’Europa che la Cina, la Russia é ció nonostante il principale
competitore ed ha assiduamente fatto la corte alla Cina dal 2006 con
una trattativa di esportazione. Comunque, come osserva Economides, “la
negoziazione tra i due paesi é stata intermittente e, specialmente, la
costruzione della conduttura é stata dolorosamente lenta”.
Ma
le ambizioni della Russia di espandere le sue esportazioni di gas
naturale possono spiegare perché essa stessa abbia mostrato di essere un
cosí volubile alleato dell’Iran. La posizione ambivalente di Mosca
verso le sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran suggerisce che la
Russia abbia il suo programma per ostacolare la repubblica islamica come
rivale dell’energia della regione.
Titolo
originale: "Iran’s Natural Gas Riches: US Knife to the Heart of World
Future Energy"In Italia, forse non tutti lo sanno, siamo pieni di giacimenti di Gas Naturale, una grossa risorsa che potrebbe essere tranquillamente estratta, invece di importarla dalla Russia dell'amicone Putin.Ci sarebbe ancora piu' concenienza ad importarlo dall'Iran che ha immensi giacimenti, ma L'america che ci controlla ce lo impedisce.
Come il petrolio d'altronde che dobbiamo prendere dalle multinazionali Usa Exon. Shell..ecc.ecc.(Mattei aveva capito tutto...infatti ora non c'e' piu').
Il petrolio ha dei costi di raffinazione elevatissimi che vanno ad erodere i profitti.(ecco perche' Eni sale poco...e Saras si e' quotata in borsa)
L'America.........per anni ha finanziato l'Iraq per l'acquisto delle armi...quando l'Iraq era nemico dell'Iran...poi quando ha capito che l'Iraq unendosi all'iran con le loro risorse
(petrolio e gas naturale) avrebbero soppiantato il mercato mondiale e tolto profitti alle Lobbies mult. hanno pensato bene di inventarsi l'esistenza delle armi di distruzione di massa
(non ce n'era neanche mezza), invadere un paese, uccidere tantissimi civili indifesi (soprattutto donne e bambini) e prendersi tutto il petrolio......Cosi' va il mondo.
IL GAS NATURALE COSTA MOLTO MENO DEL PETROLIO....ED E' MOLTO EFFICENTE.