Caffaro, approvato il piano di risanamentodi Francesca Artico
TORVISCOSA. Via libera al piano generale di messa in sicurezza e bonifica del sito della Caffaro di Torviscosa, redatto dal commissario per la Laguna di Grado e Marano, Gianni Menchini: lo ha deciso ieri a Roma la Conferenza dei servizi indetta dal Ministero all’ambiente, presieduta dal direttore generale Marco Lupo. La prossima settimana l’Avvocatura di Stato verificherà le procedure giuridiche del “Piano stralcio” presentato dal commissario straordinario di Caffaro, Marco Cappelletto, che porterà a una Conferenza dei servizi decisionale, dalla quale si potrà avviare l’iter per indire i bandi di cessione del sito chimico di Torviscosa.
Il vertice a Roma. Alla conferenza erano presenti i due commissari, il sindaco di Torviscosa (a Roma, come auditore, c’era anche quello di San Giorgio), le organizzazioni sindacali di categoria della Cisl, Cgil e Uil, l’avvocatura di Stato, la Regione (presente un dirigente), il direttore della Ziac e quello dello stabilimento torviscosino, tutti soddisfatti per la decisione di non far gravare sugli acquirenti il danno ambientale e gli interventi di bonifica della falda, mentre la messa in sicurezza del sito verrà pagata con i proventi derivanti dalle vendite dei terreni.
Il piano di risanamento. Da Roma, dunque, via libera al risanamento predisposto dal commissario Menchini, soltanto una decina le prescrizioni su cui la struttura stava già lavorando, come ha evidenziato ieri Menchini. In particolare, sono “passati” i principali elementi tecnici del piano, tra cui la barriera idraulica, l'arginamento fisico e la cassa di colmata all'interno dello stabilimento chimico. Il vertice tecnico romano ha anche evidenziato che i due piani presentati dai commissari combaciano: quello generale presentato da Menchini interessa circa 2 milioni di metri quadri della Caffaro di Torviscosa, prevede una spesa complessiva di circa 230 milioni di euro, il piano “stralcio” presentato da Cappelletto individua invece una due microaree, una soluzione di “carattere tecnico”, il cui costo si aggira sui 15 milioni per 5 anni.
Quest’ultimo piano, infatti, destruttura alcune zone da quella che è l’intera area dello stabilimento e va nella logica di mettere in condizione il commissario di indire il bando per la cessione degli stabilimenti e delle aree del sito torviscosino, ma anche di quello bresciano.
Il piano di Cappelletto, è stato ricordato ieri, è in grado di garantire la produzione per gli impianti attivi fino a giugno-luglio e che ha tempo fino a novembre per la cessione degli stabilimenti.
La soddisfazione della Regione. Per il vicecommissario alla Laguna di Grado e consigliere regionale Paride Cargnelutti, l'approvazione del piano Caffaro da parte del Ministero dell'Ambiente è «una riprova che si è operato nella direzione giusta. Il via libera ministeriale significa per la Caffaro, ma anche per la zona della Bassa, poter ridisegnare un futuro più certo».
Rinviata l’udienza Snia. Intanto, Snia ha comunicato che l'udienza in Tribunale di Milano sulla richiesta di stato di insolvenza, originariamente fissata per l’11 marzo, è stata posticipata al 25 marzo.
RIPRODUZIONE RISERVATA (02 marzo 2010)