Fotografie del nostro esercito.

Matisse e la modella

Il pittore e scultore francese Henri Matisse ritrae la modella Henriette nel suo atelier a Nizza, in una foto del 1927.

Matisse nacque a Le Cateau-Cambrésis il 31 dicembre del 1869 e morì a Nizza, a 84 anni, il 3 novembre del 1954, 60 anni fa.
(STAFF/AFP/Getty Images)

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Adam Magyar (1972 - )

Hong Kong II
Squares

L'illusione dell'altezza

Le fotografie nella serie “Square” di Adam Magyar sembrano mostrare una folla di gente vivace nelle piazze riprese da una altezza che li fa apparire quasi come formiche. In realtà, ogni fotografia è un insieme di centinaia di foto singole, e nessuna delle piazze esiste veramente. Magyar ha fotografato degli estranei a piedi sui marciapiedi a partire da soli 3-4 metri da terra, e poi ha assemblato le fotografie insieme per farli sembrare come se fossero stati catturati da posizioni molto alte!




http://mobile.nytimes.com/blogs/lens/2014/12/03/sharing-and-liking-photos-from-day-one/

With more than 500,000 images in its archives, the New York Public Library boasts a wide-ranging collection that would be the envy of any museum: from 19th century cyanotypes of algae, handcrafted scrapbooks and cartes-de-visite, to classic Farm Security Administration photos, movie location pictures and contemporary digital art.

francesco1017 ha scritto:

Adam Magyar (1972 - )

Hong Kong II
Squares

L'illusione dell'altezza

Le fotografie nella serie “Square” di Adam Magyar sembrano mostrare una folla di gente vivace nelle piazze riprese da una altezza che li fa apparire quasi come formiche. In realtà, ogni fotografia è un insieme di centinaia di foto singole, e nessuna delle piazze esiste veramente. Magyar ha fotografato degli estranei a piedi sui marciapiedi a partire da soli 3-4 metri da terra, e poi ha assemblato le fotografie insieme per farli sembrare come se fossero stati catturati da posizioni molto alte!




http://mobile.nytimes.com/blogs/lens/2014/12/03/sharing-and-liking-photos-from-day-one/

With more than 500,000 images in its archives, the New York Public Library boasts a wide-ranging collection that would be the envy of any museum: from 19th century cyanotypes of algae, handcrafted scrapbooks and cartes-de-visite, to classic Farm Security Administration photos, movie location pictures and contemporary digital art.

L'illusione..... questa mi ha colpito....caro Francesco.

L'illusione .....è parte della vita....della nostra vita.
E dire che siamo noi che la creiamo..... L'illusione!
È il nostro cervello......che vede quello che vuole vedere.....pensa quello che vuole pensare......immagina......spesso ciò che in realtà..... non esiste.

Arriveremo forse un giorno a vedere finalmente le cose come stanno realmente?
Non lo so........
Non sono riuscito neppure a sapere......capire......scoprire se è poi un male che l'uomo sia portato così tanto ad.......illudersi!
Inseguendo un illusione.......a volte l'uomo ha compiuto imprese bellissime..... ritenute impossibili......grandi.....enormemente.

Che animale strano ed affascinante è l'uomo...... Se solo si volesse.....un po' più di bene!

Dolceacqua (Imperia) - Fra  Borghi più belli d'Italia

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Gianni Berengo Gardin

L'amico Roberto Brosan, che ha partecipato all'evento di Torino,  mi ha mandato questa riflessione di Berengo Gardin.


"Una foto bella è una fatta bene, una foto buona è una che racconta"



L’11 dicembre alle 17:30 in Aula Magna IED Torino Gianni Berengo Gardin sarà intervistato da Denis Curti per parlare della sua storia e della fotografia italiana d’autore.

Gianni Berengo Gardin è tra i più noti fotografi italiani, ha raccontato in mezzo secolo di carriera la gente comune, gli emarginati, il lavoro, i manicomi, la quotidianità, gli zingari.[/b]

Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si occupa di fotografia dal 1954. Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant’anni provengono dal suo archivio.

Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, solo per citarne alcune.

Nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all’Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.

Le sue opere sono attualmente in mostra, insieme ad Elliott Erwitt, a Roma

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Roberto Brosan, un  nuovo regalo per noi



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............continua da Roberto



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....Roberto 3

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Roberto Brosan mi scrive: ho appena finito di ammirare alcune foto di Will Brown, fatte a Philadelphia attorno al 1973

Will Brown


American photograppher, lives and works in Philadelphia, PA.

Will Brown studied at the Pennsylvania Academy of the Fine Arts, Philadelphia and the University of Pennsylvania (BFA, 1967).

Brown’s photographs were featured in Common Ground, Eight Philadelphia Photographers of the 1960s and 1970s (2009) and 35mm: Photographs from the Collection (2012), both at the Philadelphia Museum of Art; and Making Magic: Beauty in Word and Image at the James A. Michener Museum of Art, Doylestown (2012).

Brown's works are held in the collections of the Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, PA; the Beinecke Rare Book and Manuscript Library of Yale University, New Haven, CT; the Smithsonian American Art Museum, Washington, DC; and in numerous private collections. Brown lives in Philadelphia, PA.

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The Picture that Remains reveals the power of collaboration.

Together photographer Will Brown and poet Thomas Devaney have created a book that accentuates the beauty and poignancy of each discrete medium, photograph and poem, as well as the mysterious interplay between them.

In addition to presenting Brown’s previously unpublished, exquisite black and white photographs from the early 1970s, and Devaney’s supple and evocative poems, The Picture that Remains charts an evolving and unlikely story between both artists and their subsequent collaborative enterprise. Vincent Katz introduces the works by delving into the nature of collaborative projects between authors and artists.

The Picture that Remains brings Brown’s magnificent images to light after thirty years; ironically the images prefigured what his pictures would become – a paean to a time and moment long passed.
Praise for The Picture that Remains



"Will Brown's photographs are absolutely astonishing, like the best of Rudy Burckhardt or Aaron Siskind or Manuel Álvarez Bravo. Thomas Devaney's poems pay stylish and profoundly even-gazed attention to Brown's wonders. The evenness of Devaney's gaze its unwavering honest regard for the "poignant and stubborn"—is a marvel." —Wayne Koestenbaum

“. . . this project—a collaboration between the photographer Will Brown and the poet Thomas Devaney—was the product of something genuinely artful, and good. Who could not love a project like this?”—Beth Kephart

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Ancora Roberto Brosan, a me, e quindi a noi. Il racconto ha la sua bellezza

Ciao Francesco, mi sono messo a guardare le foto di Bruce Wrighton, poco piu giovane di me se non fosse morto a 38anni. Queste mi hanno riportato a Saint Louis dove ho vissuto i primi sei anni negli States.

il mio nuovo zio ci viene a prendere alla stazione in una Studebaker come questa, ma verdina e con 2 porte............... so che il giorno che arrivammo a Saint Louis c'era un metro di neve e enormi lastroni di ghiaccio si trovavano ammassati sulle rive del Mississipi.

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il secondo marito della mamma del mio nuovo zio guidava una DeSoto biancastra
(girava il volante con un pomello attaccato)

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due case piu in là, rispetto al mio nuovo zio  che viveva a 4305 Grace Avenue, abitava un pastore religioso e un giorno arriva con la sua nuova Buick LeSabre, bluetta

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e, infine, forse una Nash

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