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"Il trucco è mettere in chiaro la differenza tra ciò che voi volete che accada e quello che sapete che accadrà."
"Il generale veramente eccellente è colui che cerca la vittoria prima della battaglia: non è bravo colui che cerca il combattimento prima della vittoria. Così un esercito vittorioso è tale prima ancora di combattere, mentre un esercito destinato alla sconfitta si batte senza speranza di vittoria."

 

 Libri del nostro esercito

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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeVen 9 Lug 2010 - 22:58

VERITA' NASCOSTE


Libri del nostro esercito - Pagina 2 41813_10

APRITE GLI OCCHI!

tratto dal libro di Alberto Mondini : IL TRADIMENTO DELLA MEDICINA, è un ebook gratuito, vi consiglio di dare un'occhiata.....per chi ancora non sa ........
“All'inizio del ventesimo secolo il gruppo Rockfeller controllava già molte banche e la maggior parte del commercio di petrolio negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Sulla base di questi trilioni di dollari di reddito questo gruppo d'investitori ha trovato una nuova area di mercato: il corpo umano (...) Attualmente il gruppo Rockfeller controlla più di duecento ditte farmaceutiche, è dietro alle più grandi e influenti istituzioni finanziarie del mondo (...) Il 50% della prima amministrazione Bush era formato da alti funzionari di ditte farmaceutiche. Donald Rumsfeld, ministro della guerra, è stato direttore di parecchie multinazionali farmaceutiche”.
Ecco come, da poche frasi dell'Autore, si può capire il senso del libro Il tradimento della medicina scritto da Alberto R. Mondini, già autore di Kankropoli e stampato dall'Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro.
Il libro spiega come e perché gli interessi gangsteristici dei padroni delle case farmaceutiche impediscono di debellare le malattie accettando di introdurre terapie efficaci che da un lato spazzerebbero via i farmaci più controproducenti che inutili che dominano i mercati, e dall'altro farebbero crollare il business della ricerca infinita.

http://www.aerrepici.org/iltradimento.pdf
Libri del nostro esercito - Pagina 2 Tradim10
se volete approfondire potete scaricarlo!
Vivamente consigliato!
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeSab 17 Lug 2010 - 13:21

Trovo molto interessante ciò ke segue.....

Continuano le VERITA' NASCOSTE

Libri del nostro esercito - Pagina 2 34859_10

IL LIBRO DI DRACO DAATSON Parte I
di Salvatore Brizzi

Il
Libro di Draco Daatson non esiste in forma scritta. Le frasi da lui
pronunciate sono sempre state tramandate per via orale, da bocca a
orecchio, per secoli. I suoi monaci-guerrieri le imparavano a memoria e
ci meditavano sopra.
È così ancora oggi.


Questa fu la risposta di Victoria Ignis alla mia domanda sull’esistenza del Libro di Draco Daatson.
La
nostra storia comincia a metà degli anni ’90, quando incontrai questa
donna straordinaria che capovolse la mia concezione del mondo
risvegliandomi a una nuova vita. Una donna SVEGLIA, che nei miei
confronti non ha mai svolto il ruolo ufficiale di “maestra”, ma che in
un momento molto critico della mia vita, quando ero sull’orlo del
suicidio, è comparsa per ricordarmi la mia regalità, per ricordarmi
cosa è un essere umano e quali sono le sue facoltà.
Il mio primo
incontro con lei è descritto nel libretto allegato al dvd Alchimia
Contemporanea, e questo resta, ad oggi, l’unico scritto dove ho parlato
del mio percorso personale e del mio incontro con Victoria Ignis e la
filosofia di Draco Daatson di cui lei è portatrice.

Chi era
Draco Daatson? È realmente esistito o questo nome rappresenta una
figura mitica, un po’ come Ermete Trismegisto?” Chiesi una sera a
Victoria Ignis davanti a due bicchieri di vino in un pub di Torino.
Victoria Ignis non disdegnava di bere il vino – ma non l’ho mai vista
bere altri alcolici – e la maggior parte dei nostri dialoghi si
svolgeva in uno stato di coscienza leggermente alterato causato proprio
dall’ingestione di questa bevanda sacra. In un’occasione mi spiegò che
il vino era stato inventato da Noè nel periodo successivo al Diluvio
Universale e il suo scopo era quello di portare la coscienza dell’uomo
in uno stato in cui la prigione mentale fa meno presa e si ottiene una
maggiore ricettività.
In quegli anni avevo cominciato a leggere di
esoterismo, mi dedicavo agli esercizi sulla Presenza di G.I. Gurdjieff,
ma non avevo mai sentito parlare né di Draco Daatson né
dell’antichissima e temibile setta dei Senza Sonno.

Draco Daatson è stato il primo.
È
stato il primo a intuire che il pianeta è una prigione senza sbarre, un
luogo di detenzione psicologica appositamente studiato per fare in modo
che gli esseri umani producano energia che serve da nutrimento per
entità che si trovano su un altro piano.

Di questa prigione gli
uomini occupano il braccio della morte. Condannati a morire perché
ancora schiavi delle leggi fisiche planetarie. Leggi che possono venire
aggirate da un essere totalmente sveglio.
Draco Daatson è stato il
primo a comprendere che l’essere umano viene forzatamente tenuto in uno
stato di SONNO affinché non si avveda mai di vivere dentro un
penitenziario cosmico. Quindi ha compreso il principio primo di questo
stato di sonno, il fondamento stesso della prigione: tu credi che il
mondo che ti circonda sia qualcosa di esterno alla tua coscienza,
qualcosa da cui ti senti separato e sul quale ti sembra di non avere
potere.
Tu, fondamentalmente, a un livello molto profondo che non
confessi nemmeno a te stesso... temi il mondo... in ogni istante della
tua vita.
La paura di non farcela, la paura di ciò che potrebbe
accadere domani, la paura di non essere all’altezza... una generica e
indefinita paura del mondo ti tiene nel sonno.
Draco Daatson è stato
il primo a realizzare che se la prigione può esercitare il suo potere
grazie al sonno, allora un essere umano che riesce a svegliarsi diviene
libero dalla prigione e dalle sue regole.



“In quale periodo storico è vissuto?”
Ciò
che viene tramandato è che a un certo punto pare sia comparso nel IV
sec. d.C. nel primo periodo del monachesimo e abbia riunito intorno a
sé un gruppo di intrepidi guerrieri, fondando la setta dei Senza Sonno,
quella che poi è diventa la Scuola attraverso cui ancora oggi vengono
trasmessi i principi del risveglio.
Ciò che viene tramandato è che
non sia mai invecchiato e oggi sia ancora vivo, però nessuno lo ha mai
visto e nessuno conosce qualcuno che lo ha visto.
Ma non è
importante chi o cosa sia Draco Daatson... è importante che tu senta la
sua Forza al tuo interno. E questa è terribilmente reale.
Draco
Daatson... quando ascolti questo nome cosa accade dentro di te? Si
risveglia qualcosa nel tuo Cuore? Quando ti parlo della setta dei Senza
Sonno senti come un irrefrenabile Fuoco che ti esplode dentro? Per
qualche istante ti senti pronto a vincere il mondo... vero? Tutto ti
sembra possibile. Lo so... è stato così anche per me. Allora li hai
conosciuti anche tu... allora sei uno di loro... e nient’altro ti deve
interessare.


Libri del nostro esercito - Pagina 2 Divini10
Divinità sumera rettilliana.

Incalzato
da Victoria Ignis provai a ripetere dentro di me quei nomi. Aveva
ragione, al solo pensarli era come se qualcuno mi iniettasse del Fuoco
nelle vene, si riversava in me una Forza antichissima, che aveva
attraversato le epoche, che si era nutrita e aveva nutrito tutti coloro
che si erano prodigati per evadere dalla prigione, tutti coloro che
grazie ai loro sforzi stavano permettendo a me, oggi, di riconoscere e
accettare che stavo vivendo in catene ogni dannato giorno della mia
vita.
Draco Daatson, il Dragone figlio di Daat... non importava chi
o cosa fosse, se proveniva da Atlantide o da un’altra costellazione, ma
solo se era ancora in grado di risvegliare una Fiamma dentro di me,
oggi, pochi anni prima della fine del secolo. E lo era.

Draco
Daatson – proseguì Victoria Ignis – inizialmente intraprese il percorso
in isolamento. Era stato un uomo d’armi fino a quel momento della sua
vita, ma decise di rinunciare a gloria, donne e potere per vivere come
un vero monaco (dal gr. monachòs=solitario). Dopo alcuni anni però si
rese conto che da solo non avrebbe potuto portare l’Opera fino al
compimento finale. Gli servivano gli altri esseri umani, gli servivano
gli eventi della vita mondana con i quali confrontarsi giorno per
giorno: le locande, il vino, le donne, gli amici, la guerra.
“L’altro riflette le tue ombre e rende più rapida la tua ascesa.” È una delle sue frasi.
Quindi
cercò un gruppo di uomini e donne con i quali convivere e proseguire il
cammino, un cenobio (dal gr. koinòbion=vita in comune). Fu così che
riunì intorno a sé la setta dei Senza Sonno, un manipolo di arditi
disposti a tutto pur di svegliarsi.



“Erano come gli altri monaci? Cosa facevano? Di cosa si occupavano?”
Non
erano esattamente come gli altri monaci. Draco Daatson era un
condottiero – oggi si direbbe un leader – un uomo d’armi, non un
filosofo o un religioso. Un uomo d’armi che un giorno scopre cosa sta
accadendo sul suo pianeta e decide di lavorare per svincolarsi dallo
stato di sonno. Necessariamente, non potè che radunare attorno a sé
uomini e donne che divennero a loro volta invincibili e temibili
guerrieri, incapaci di provare paura poiché perfettamente coscienti di
essere l’origine della propria realtà.
“Il guerriero o il
condottiero che per un solo attimo sperano in un aiuto esterno, sono
già vinti.” Queste erano le parole di Draco Daatson.
Draco Daatson
trascinava i Senza Sonno nelle imprese più incredibili “perché – diceva
– solo chi ha perso la paura della morte può evadere. Per poter
evadere, colui che vuole evadere deve morire.”
Si narra che abbia
addestrato uomini e donne a combattere già dai tempi di Atlantide,
impegnandoli nella difesa della Città dalle Porte d’Oro. Ha continuato
in Egitto, a Sparta, fra i Templari, nell’Ordine del Drago, durante la
seconda guerra mondiale, nei moderni servizi segreti. Instancabilmente…
di epoca in epoca…

Al contempo i Senza Sonno lavoravano
indefessamente al loro piano di fuga: eludere le leggi psicologiche
della prigione planetaria. Draco Daatson ormai sapeva che ogni vittoria
esteriore era solo l’inevitabile conseguenza di una vittoria
interiore... sui propri demoni.
Nessun sistema filosofico o politico
può cambiare il mondo dall’esterno, solo un lavoro portato avanti dal
singolo individuo può realmente mutare le cose, ma deve trattarsi di
individui disposti a lavorare in maniera indomita giorno dopo giorno
alla trasmutazione dei loro atteggiamenti negativi, desiderosi di
sottrarre se stessi al pensiero collettivo. Quando un certo numero di
cellule sarà guarito, l’intero organo potrà dirsi guarito.



Continua......
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Tipheret
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeSab 17 Lug 2010 - 13:40

COME IN BASSO, COSI IN ALTO....
analogie esoteriche tra l'uomo e il cosmo.
di Carlo Splendore

Libri del nostro esercito - Pagina 2 Lib_co10



Nell'aforisma della Tavola di Smeraldo ritroviamo la legge delle corrispondenze che fa dell'uomo un cittadino del Cosmo.
La
legge dell'Ottava lega gli atomi alle stelle, le cellule alle galassie,
così che l'Onda di vita risuona nell'Universo in un'armonia divina, in
una sinfonia cosmica che Pitagora chiamò: "la musica delle sfere".


Ecco un estratto dell'ebook:

COME IN BASSO COSÌ IN ALTO Carlo Splendore

PRESENTAZIONE
Il campo di attività della scienza è, per definizione, quello dello studio dei corpi, cioè degli
oggetti materiali e delle energie ad essi connesse. Il metodo impiegato per ottenere
informazioni su questo campo è il metodo sperimentale. Possiamo dire allora che la scienza
opera in un cosmo ad una dimensione: quella della materia.
Ma in realtà noi ci troviamo immersi in un cosmo a due dimensioni, poiché oltre a quella fisica,
al nostro interno esiste una dimensione psichica (e spirituale). C'è, infatti, in noi stessi tutto un
mondo che si estende ben oltre i domini della scienza e, quindi, si sottrae alla sua indagine.
Per esplorare questa seconda dimensione ci dobbiamo muovere lungo la verticale, verso
l'alto. Tra le due suddette dimensioni esistono tuttavia delle correlazioni e delle analogie. Il
metodo delle corrispondenze è quello seguito dall'Autore per studiare i collegamenti tra il
livello fisico e i livelli iperfisici, secondo l'antico aforisma della "Tavola di Smeraldo": "ciò che si
trova in basso è simile a ciò che si trova in alto...". La visione allora si amplia e, dagli angusti
limiti della materia, passiamo ad abbracciare i più vasti orizzonti nei quali si appalesa il piano
della creazione: dal piano fisico a quello psichico e, da questo, a quello spirituale.
L'Autore fa suo il metodo d'indagine del filosofo rinascimentale per il quale la "filosofia
naturale" non era solo il dominio delle discipline di osservazione, ma si estendeva a tutto il
vasto universo delle potenze invisibili che operano in natura, nei misteriosi processi della
nascita e della crescita degli organismi viventi.
È così che nel processo di sviluppo dei viventi, mediante la Legge del Sette (o Legge
dell'Ottava) l'Autore mette in luce sorprendenti correlazioni con fenomeni di portata cosmica,
insospettati rapporti che rivelano un misterioso legame tra l'Uomo e il Cosmo.
Preso per mano dall'Autore, il Lettore intraprende un cammino che è come una grande
avventura: il Grande Viaggio dell'Anima! Lascia alle sue spalle il mondo delle apparenze,
mutevoli e ingannevoli, e fa il suo ingresso nel mondo delle "potenze", stabili ed eterne.
Attraverso una più approfondita conoscenza di sé, egli prende coscienza dell'esistenza dei
cosiddetti "corpi sottili", veri e propri veicoli per mezzo dei quali potrà muoversi nel suo mondo
interiore, analizzare i propri stati d'animo e individuare, per tempo, le radici profonde dei mali
fisici.
Per mezzo degli stessi veicoli egli apprende che, volendo, potrà lasciare dietro di sé la realtà
sensibile, uscire dalla crisalide del suo corpo fisico ed entrare nel cosiddetto "mondo astrale",
che è poi il mondo della sua anima, il suo "firmamento interno".
E qui scopre che una grande Armonia cosmica governa il tutto, dall'atomo al sistema solare,
dalle cellule alle galassie: è la "Musica delle Sfere" di cui ci parlano Pitagora e i grandi iniziati
di tutti i tempi, un'Onda di vita che risuona attraverso i Mondi, in un perenne processo creativo.
L'intero Universo ci appare allora come un immenso organismo vivente, percorso da Onde di
Vita che si manifestano in serie di ottave, dal cristallo alla pianta, all'animale, all'uomo e oltre,
lungo la scala evolutiva che prosegue oltre il visibile, nei piani sottili dell'esistenza, a noi
inaccessibili perché situati al di là della portata dei nostri sensi ordinari, ma non per questo
meno reali.
L'EDITORE

"L'ultimo passo della ragione è di riconoscere
che vi sono un'infinità di cose che la sorpassano"
Pascal, "Pensieri"


AL LETTORE
Caro Lettore, mi rivolgo a te come ad un compagno di viaggio, ché quello che stai per
intraprendere con la lettura di questo libro è in realtà un viaggio.
Siamo insieme su questa maestosa nave spaziale che sfreccia nello spazio, come un bolide
silenzioso, alla velocità rispettabile di circa 120.000 km/ora in direzione della costellazione
boreale della Lira. Ma il nostro sarà un viaggio singolare.
Esso ci porterà a conoscere un po' più da vicino certi strani collegamenti, ci renderà edotti di
correlazioni tra il piccolo mondo che portiamo con noi, quello più grande che ci ospita e quello
immenso che ci osserva da lontananze abissali: L'Uomo, la Terra, il Cosmo.
Non temere, non sarà nulla di impegnativo, nulla di eccessivamente serio. È un viaggio di
piacere, perché la conoscenza è diletto, senza pretese, alla buona. Sarà un po' come fare un
sogno: in parte fantasia, in parte realtà. Non abbiamo un itinerario prestabilito. Non possiamo
dire di affidarci al caso perché non crediamo al caso.
Ci affidiamo piuttosto al nostro buon senso di orientamento e cominceremo col guardarci
intorno.
E allora ci accorgeremo che tutto ciò che ci circonda è un'armonia. Ma noi siamo sordi a
questa musica che ci giunge sotto varie forme. La Vita è una sinfonia che si manifesta a noi in
vari modi: noi cercheremo di coglierne alcuni.
Inizieremo il nostro viaggio scevri da condizionamenti e da preconcetti, pronti ad accettare il
nuovo, salvo poi a sottoporlo a verifica, senza facili entusiasmi, ma senza paure o diffidenze.
Esploreremo insieme regioni sconosciute, attraverseremo territori noti ma ci sembrerà di
vederli con occhi nuovi e ci accorgeremo con stupore di avere la sensazione di non esserci
mai allontanati da casa nostra. E questo perché l'Uomo, la Terra e il Cosmo sono in fondo la
stessa cosa: sono casa nostra! E questo è il motivo per cui mi sono preso l'ardire di darti del
tu.
Al termine del nostro viaggio ci sentiremo meno soli, perché avremo lasciato alle nostre spalle
una fitta rete di rapporti che sarà come una trama di fili tesi tra noi e le creature che ci
circondano, visibili e invisibili.
L'AUTORE

E' possibile scaricare l'ebook gratuitamente da questo sito :
http://www.altrogiornale.org/_/forum/forum_viewtopic.php?94791

Buona lettura
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Alexander
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeMar 27 Lug 2010 - 13:58

Oggi dopo tanto tempo ho finito di leggere il libro ATTILA!

Bellissimo ed entusiasmante.

Attila sconfitto dall'unico uomo addestrato ad essere un UNNO come lui,

però leggendo il libro ci si accorge che anche per le vittorie più importanti occorre il favore degli Dei e di una buona parte di fattore "C".
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeMar 3 Ago 2010 - 19:01

Come promesso continua per la serie VERITA' NASCOSTE, la seconda parte (la prima la trovate nella stessa pagina poco sopra) del libro del monaco guerriero Draco Daatson:

Il libro di Draco Daatson – Parte II



Libri del nostro esercito - Pagina 2 34950_138740419488436_113716491990829_286986_1457666_a

Di Salvatore Brizzi
Fonte: La Porta d'Oro


Mmm... bene... la scena è più o meno questa:
ci sono io sulla mia auto ferma, sono seduto al posto di guida e sto
piangendo come un agnello che si appresta a festeggiare la Santa
Pasqua, con la testa riversa sul volante.
Il passeggero al mio fianco che mi accarezza dolcemente la testa è
Victoria Ignis, una donna sui quarant’anni, capelli corvini, mossi e
lunghi fin sotto le spalle, un corpo formoso e un naso leggermente
aquilino, segno di intelligenza acuta e forza sessuale... ma allora io
queste cose ancora non le sapevo e per me lei era solo una donna
incredibilmente attraente nonostante non mi ricordasse nessuna ‘velina’
in particolare.
Mentre le mie lacrime bagnavano il volante lei mi ripeteva con tono
caldo e materno – totalmente differente da quello usato nemmeno un’ora
prima – un’unica domanda:
Chi sei tu?
E intanto proseguiva nell’accarezzarmi i capelli sulla nuca.
Chi sei tu?
E lo chiedeva come se non si aspettasse una risposta, come se la
risposta non avesse alcuna importanza né per me né tantomeno per lei. E
mentre lei pronunciava quelle parole all’esterno, io mi ripetevo
all’interno: “Chi sono io?” “Chi sono io?” “Chi sono io... ma,
soprattutto, chi se lo sta chiedendo?” Ragazzi... c’era da diventar
matti.

Chi sei tu?
Lei continuava a recitare quello che all’inizio mi sembrava uno stupido
mantra, mentre dentro di me – tra un singhiozzo e l’altro – si
insinuava il terribile sospetto che l’unico aspetto fondamentale della
questione, forse... molto probabilmente... si trovava nella domanda
stessa, non nella risposta.
“Chi sono io?” Mi chiedevo. E qualcosa stava scattando dentro di me. Un sottile click.
Era come se la risposta consistesse nel porre la domanda con il giusto tono di voce, con la giusta profondità.
“La risposta è la domanda stessa posta dalla corretta prospettiva.” Era una delle frasi di Draco Daatson.

††† ††† †††

...ma facciamo un passo indietro. Meno di un’ora prima stavo guidando sull’autostrada...

Perché non guidi?
La voce di Victoria Ignis, seduta accanto a me sulla mia auto, andò a
tagliare come una lama il filo dei miei pensieri. Sussultai.

Perché non guidi?
Ripetè subito dopo.

“Sto guidando. Non lo vedi?” Risposi senza crederci nemmeno io.
Non stavi guidando, stavi dormendo avvolto da una coltre di pensieri.
Chiediti piuttosto chi o cosa guidava al posto tuo mentre tu dormivi
mollemente adagiato sull’attività meccanica della tua mente. Dov’era il
Padrone di casa?


“Stavo pensando. Pensavo a qualcosa d’importante: domani devo
incontrare il responsabile dell’agenzia interinale per cui lavoro. È
una cosa che mi preoccupa e voglio arrivarci preparato.”
Un istante dopo aver parlato mi pentii mille volte di averlo fatto.
Realizzai di aver appena pronunciato una di quelle frasi che
scatenavano le ire di Victoria Ignis. Conoscevo fin troppo bene la sua
RABBIA CONTROLLATA. Ciò che diceva in quelle occasioni, senza gesti di
nervosismo o fastidio, senza far uso di atteggiamenti aggressivi...
andava comunque a scuotere tutto il mio essere e rimaneva in qualche
modo registrato nella mia carne.
Avvicinò il suo volto al mio profilo. Io restai con lo sguardo fisso
sulla strada e mi guardai bene dal voltarmi per non incrociare il suo.
Ero cosciente delle lingue di fuoco che potevano uscire da quegli occhi.
Sentivo il suo alito dentro il mio orecchio destro.

Tu... stavi... pensando?
Disse scandendo bene le parole, in un tono che percepii ironico. Non
aveva alzato la voce, non si era alterata, tutt’altro: sussurrava. Ma
questo rendeva ancora più penetranti e insopportabili le sue parole.

Non osare mai più attribuirti la capacità di pensare. Tu non sai come
si fa a pensare. Per poter pensare ci deve essere QUALCUNO che pensa,
mentre dentro di te, dentro questo corpo, dentro questa scimmia vestita
a festa... non abita nessuno. Immagini e frasi che compaiono nella
mente non costituiscono vero pensiero. Se non lo domini, se non puoi
interromperlo quando vuoi, allora non sei stato tu a pensarlo.
“Non basta udire una voce nella testa per essere un Pensatore!” Diceva Draco Daatson.


Non stavi guidando, perché non eri presente, non eri qui-e-ora. Mentre
una parte meccanica di te si occupava della guida tu eri identificato
con l’attività di un tuo organo, la mente. È come essere nel fegato o
in un rene. Ogni organo svolge un’attività, la mente pensa, ma non per
questo devi credere a ciò che dice più di quanto non crederesti al tuo
fegato se dovesse cominciare a parlarti.
E non stavi nemmeno pensando in maniera consapevole. Semplicemente non
eri in casa e in tua assenza la mente ha cominciato a vagare
immaginando un ipotetico futuro. Nulla di tutto questo lo hai voluto tu.
Tu credi che la tua mente sia il tuo migliore amico, ascolti ciò che ti
racconta di te e degli altri... e le dai ragione. Ne hai fatto il tuo
consigliere più fidato. Non è vero, la mente non potrà mai essere tua
amica. È il tuo peggior nemico in quanto ti domina e ti trascina in due
zone della coscienza che non esistono: il ricordo del passato e
l’anticipazione del futuro. Il tuo peggior nemico, in verità l’unico
tuo nemico, si nasconde proprio dove non penseresti mai di guardare.
Non conosci la vita senza di lei, non riesci nemmeno a immaginare una
vita senza di lei.
Il rapporto fra te e la tua mente non è paritario: lei ti possiede.
Quando la dominerai diverrà il tuo miglior servitore... servitore...
non amico. Un demone può diventare tuo servitore, non tuo amico.

Sei un drogato che condivide una terribile dipendenza con tutti quelli
della sua specie: la dipendenza dalla VOCE NELLA TESTA. Ma sappi di
appartenere a una specie in estinzione formata da sonnambuli incapaci
di pensare, sentire, amare. Se non evolvi entro pochi anni sarai
vomitato fuori dalla storia del pianeta insieme agli altri della tua
specie, per lasciare spazio a un essere più evoluto che ha già
cominciato a manifestarsi: l’Uomo Verticale.



A un certo punto giungemmo al casello autostradale. Presi il biglietto dal portadocumenti e lo consegnai all’impiegato.
“4500 lire.”
Stavo cercando i soldi nel portafogli quando dalla mia destra giunse come una fucilata la voce di Victoria Ignis:
Chiedigli uno sconto.
Raggelai. Mi voltai, la guardai negli occhi: era seria.
Fatti fare uno sconto o il nostro rapporto finisce qui, oggi. Devi scegliere: vuoi continuare questo percorso oppure no?


Riflettei per qualche secondo. Deglutii e mi rivolsi all’impiegato che era in attesa:
“Non è che potrebbe gentilmente farmi uno sconto?”
“Uno sconto? – la faccia da impiegato dell’uomo produsse una smorfia
simile a un sorriso – Beh... se me ne paga tre, le posso fare un tre
per due!”
Era più sveglio e ironico di quando non sembrasse a un primo sguardo.
Protese la mano per ricevere i soldi e restò in attesa. Io mi voltai
verso la mia passeggera con uno sguardo implorante, ma lei restò
inamovibile.
“Non sto scherzando. – continuai rivolto all’impiegato – vorrei uno sconto sulle 4500 lire. È possibile?”.
L’uomo capì di avere a che fare con un sempliciotto, magari piovuto da
chissà quale campagna e acquisì un tono più serio: “Mi dispiace signore
ma ai caselli non possiamo fare sconti. Sono 4500 lire.”
“Vede... la mia situazione è questa: io non posso andare via se lei non mi fa uno sconto anche minimo.”
Mentre parlavo mi vergognavo come non mai. Intanto qualcuno nella vettura dietro di noi aveva cominciato a strombazzare.
“Allora mi sta prendendo per i fondelli! Io sono qui a lavorare e
dietro di lei c’è una coda di macchine. Se non paga e se ne va da qui,
le assicuro che la linciano.” Disse alzando un po’ la voce.
“Voglio solo uno sconto.”
“Ooooh... ma sei scemo?! – l’impiegato era repentinamente passato da un
“lei” di circostanza a un più confidenziale “tu” – Se non paghi chiamo
una pattuglia dei carabinieri!”

Restò immobile a fissarmi. Mi guardava come si guarda un povero malato
di mente che insiste nel volere qualcosa che non solo è impossibile da
ottenere, ma che non dovrebbe nemmeno essere voluto.
Ecco... adesso stava arrivando lei... la sentivo crescere dentro di me
come una creatura aliena che si faceva spazio nella mia pancia... la
riconoscevo... era la PAURA... la paura di non essere accettato, la
paura di fare o dire qualcosa di non previsto dalla società. La paura
di essere scambiato per un pazzo, per uno scemo, per un imbranato, per
un diverso. La paura di non fare la cosa giusta al momento giusto, la
paura di non essere approvato, di non riuscire a passare inosservato,
la paura di non essere nella media.

Com’è bello e rassicurante sentire la pacca sulla spalla della società

Com’è rasserenante sentirsi folla.
Com’è semplice non opporre resistenza al contagio della mediocrità.
disse Victoria Ignis con tono più dolce – Com’è confortante
l’approvazione degli altri. Fare la spesa al supermercato e sentirsi
una persona normale che fa cose normali... che non deve giustificare
nulla, perché non sta facendo nulla che non sia previsto.

Ma tu un giorno dovrai spiegare agli altri l’assurdo, parlare di ciò
che è scomodo, spezzare i sigilli dell’ipnosi. Come speri di poterlo
fare se ti vergogni di dire qualcosa di non previsto a uno sconosciuto
sull’autostrada?



Le sue parole in quel momento apparirono come una condanna.
Paga e andiamo via.

Feci in tempo ad accostare l’auto sulla destra, nello spiazzo subito
dopo il casello. La mia testa si riversò sul volante senza chiedermi il
permesso e cominciai a piangere come un agnello che si appresta a
festeggiare la Santa Pasqua.
Victoria Ignis, con un fare materno, pieno di quell’amore che quando
voleva poteva dispensare a fiumi, cominciò ad accarezzarmi
delicatamente la testa...
Chi sei tu?

††† ††† †††

“Parlami della setta dei Senza Sonno. Fammi ancora respirare quella
Forza che viene da lontano, fammi battere il Cuore in petto, fammi
sognare di uomini e donne valorosi, di esseri non ancora sporcati dalla
pochezza moderna. Impregna il mio spirito con la potenza del Mito. Ti
prego... parlami di loro.”

E sia. Ti narrerò dei Senza Sonno, coloro che detenevano la conoscenza del FuocoFisso...


Continua...
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeLun 9 Ago 2010 - 13:48

Libri del nostro esercito - Pagina 2 Moz-screenshotLibri del nostro esercito - Pagina 2 Moz-screenshot-1Libri del nostro esercito - Pagina 2 1703987_0

La Cricca

Centotredici parlamentari con doppi, tripli e quadrupli incarichi, un politico alla presidenza di una banca che finanzia i suoi amici, funzionari pubblici e imprenditori con mogli e figli soci in affari, l’assessore alla sanità che vende apparecchiature mediche agli ospedali, il capo di una compagnia statale che diventa presidente della società privata di cui è cliente, avvocati di destra e di sinistra che litigano in tribunale ma poi in parlamento fanno le leggi insieme, il figlio del ministro che apre una ditta nel settore controllato dal ministero di papà…

Un'inchiesta senza peli sulla lingua nel paese dove il confine fra l'interesse di tutti e gli affari di pochi ormai non esiste più.


Lo scandalo che ha coinvolto i vertici della Protezione civile ha acceso i riflettori su un gruppo di affaristi, imprenditori, magistrati, funzionari e familiari di una compagnia male assortita, che gestiva appalti pubblici in un micidiale coacervo di conflitti d’interesse. Un intreccio sfrontato, portato avanti con la consapevolezza dell’impunità. Perché in Italia, quando si nomina il conflitto d’interessi il pensiero corre subito a Silvio Berlusconi, al suo strapotere televisivo, alle leggi ad personam, ma il Cavaliere è solo l’ultimo erede di un sistema consolidato, che comprende tutti: politici, professionisti, manager, sportivi, giornalisti. I casi si sprecano: magistrati che si arricchiscono con gli arbitrati, rettori universitari che amministrano gli atenei come beni di famiglia, imprenditori finanziati da banche di cui sono azionisti, società di brokeraggio presiedute dai loro clienti, medici che diventano strumento per aumentare i profitti delle case farmaceutiche, deputati e senatori che piegano con destrezza le leggi ai loro disegni. Per farsi la pensione d’oro, sistemare una fabbrica, assumere qualche amico, basta un provvedimento ad hoc… Nella giungla di enti, ministeri, aziende statali e parastatali e ordini professionali si annida una classe dirigente abituata a usare il Paese per fare gli affari propri.

Autore: Sergio Rizzo
Editore: RIZZOLI
Collana: SAGGI
Pagine: 252
Prezzo: 19,00 euro
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeMer 18 Ago 2010 - 20:32

Libri del nostro esercito - Pagina 2 97888810


Europa vs. Usa. Perché la nostra economia è più efficiente e la nostra società più equa

di Hutton Will


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questo volume il saggista politico-economico britannico Will Hutton
rivolge la sua attenzione al quadro internazionale e al futuro del
nuovo ordine mondiale. La vera chiave per interpretare l'economia
globale, sostiene Hutton, sta nella comprensione di cosa sta succedendo
negli Stati Uniti, un paese in cui negli ultimi trent'anni i valori
conservatori hanno preso il sopravvento al punto da ridurre il termine
liberal e tutto ciò che vi è associato a un vero e proprio anatema. I
risultati sono tutt'altro che lusinghieri: oggi quella americana è una
società più debole, la cui leggendaria solidità economica è largamente
sopravvalutata. Il rischio è quello di imporre al mondo modelli
economico e sociali fallimentari e disastrosi.
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeLun 6 Set 2010 - 18:07

L'eroe dei due mondi:

http://csifinanza.investireoggi.it/giuseppe-garibaldi-biografie-storiche-6971.html
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeVen 10 Set 2010 - 21:53

Il grande Richard Dawkins:

https://www.youtube.com/watch?v=1qP8iWZu1TM
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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitimeMer 29 Set 2010 - 21:59

SELF HELP. Come ottenere più risultati positivi.

Per la rubrica Letture Consigliate, vi segnaliamo una nuova collana di Audiolibri, dell'Editrice GoodMood, dal titolo Coaching Selph Help.


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MessaggioTitolo: Re: Libri del nostro esercito   Libri del nostro esercito - Pagina 2 Icon_minitime

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