4 - Le Manovre Tattiche

nysedow ha scritto:

Bur, Milano 2006

Torna il concetto di importanza primaria riservata alla strategia: prima occorre elaborare la strategia vincente, e solo dopo mobilitare l’esercito.

Se infatti ci si basa solo sulla forza, senza avere elaborato piani di alcun tipo, la vittoria risulta incerta.

Allo stesso modo, se si dà subito battaglia e si avanza in modo sventato, ignorando tanto le proprie condizioni quanto quelle del nemico, nonostante si cerchi la vittoria si potrà ottenere solo la disfatta.

L’aspetto negativo dell’aggressione risiede nel fatto che essa dà al nemico qualcosa contro cui combattere, un pretesto che legittima l’azione di forza, cosa che ovviamente crea difficoltà al generale in battaglia.

Il comandante saggio, invece, controlla l’aggressività creando spazi che alleggeriscono la tensione e, paradossalmente, permettono di tenerla sotto controllo.

E’ come tenere a bada un toro lasciandogli un ampio spazio dove pascolare.

Buongiorno Generale...
e grazie davvero perche credo con l'ultima sua citazione in merito alLe Manovre Tattiche "Torna il concetto di importanza primaria riservata alla strategia: prima occorre elaborare la strategia vincente, e solo dopo mobilitare l’esercito.

Se infatti ci si basa solo sulla forza, senza avere elaborato piani di alcun tipo, la vittoria risulta incerta.." ha schiarito non di poco alcune nubi che si stavano formando nel mio orizzonte ideale quanto a operazioni in borsa.
Le nostre azioni, fatte singolarmente, possono portare anche a buoni risultati, probabilmente ottimi o di più, ma sono davvero deleterie e aride per lo spirito di gruppo, di corpo (esercito).
Perchè non si può trovare spazio e così realizzare
quello che lei auspicava qualche mese fa,

"CONSIGLIO DI GUERRA" che di settimana in settimana individuerà i migliori titoli e li segnalerà alla comunità del forum con chiari livelli di entrata, uscita con profitto e stop loss.

Mi aiuti a capire, a trovare un senso dello stare assieme...
se non c'è un fine comune che è anche quello della condivisione e concretizzazione in questo Consiglio... perchè stare assieme nel Blog?
Grazie sincere dell'attenzione e mi saluti il Generale Bac.
Con stima Arcobaleno 4 - Le Manovre Tattiche - Pagina 6 134302

4 - Le Manovre Tattiche - Pagina 6 134302

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arcobaleno ha scritto:: Buongiorno Generale...
e grazie davvero perche credo con l'ultima sua citazione in merito alLe Manovre Tattiche "Torna il concetto di importanza primaria riservata alla strategia: prima occorre elaborare la strategia vincente, e solo dopo mobilitare l’esercito.

Se infatti ci si basa solo sulla forza, senza avere elaborato piani di alcun tipo, la vittoria risulta incerta.." ha schiarito non di poco alcune nubi che si stavano formando nel mio orizzonte ideale quanto a operazioni in borsa.
Le nostre azioni, fatte singolarmente, possono portare anche a buoni risultati, probabilmente ottimi o di più, ma sono davvero deleterie e aride per lo spirito di gruppo, di corpo (esercito).
Perchè non si può trovare spazio e così realizzare
quello che lei auspicava qualche mese fa,

"CONSIGLIO DI GUERRA" che di settimana in settimana individuerà i migliori titoli e li segnalerà alla comunità del forum con chiari livelli di entrata, uscita con profitto e stop loss.

Mi aiuti a capire, a trovare un senso dello stare assieme...
se non c'è un fine comune che è anche quello della condivisione e concretizzazione in questo Consiglio... perchè stare assieme nel Blog?
Grazie sincere dell'attenzione e mi saluti il Generale Bac.
Con stima Arcobaleno.

Forse non si rende conto, ma ogni giorno ognuno di Voi apporta il proprio contributo a favore dell'intero esercito...una 'comunione di informazioni' di estrema importanza.
Chi si occupa magistralmente delle news, chi di informazioni di carattere scientifico, sociale, letterario, musicale ed altre arti.
Chi si occupa di postare quotidianamente il grafico del Vix, chi i grafici del Dry Baltic Index e dell'ECCRII.
Altri postano grafici sugli indici principali, sugli etf e sulle materie prime.
Per non parlare poi dei singoli titoli.
Il Generale, posta strategie, tecniche e visioni personali, aggiungendo anche teorie e tattiche di guerra, insieme a tante altre informazioni importanti come la Falegnameria...
Come vede la Divisione Nyse è una fucina di informazioni che poi ognuno di noi le fa proprie per investire al meglio.
Non crede?

arcobaleno ha scritto:: Buongiorno Generale...
e grazie davvero perche credo con l'ultima sua citazione in merito alLe Manovre Tattiche "Torna il concetto di importanza primaria riservata alla strategia: prima occorre elaborare la strategia vincente, e solo dopo mobilitare l’esercito.

Se infatti ci si basa solo sulla forza, senza avere elaborato piani di alcun tipo, la vittoria risulta incerta.." ha schiarito non di poco alcune nubi che si stavano formando nel mio orizzonte ideale quanto a operazioni in borsa.
Le nostre azioni, fatte singolarmente, possono portare anche a buoni risultati, probabilmente ottimi o di più, ma sono davvero deleterie e aride per lo spirito di gruppo, di corpo (esercito).
Perchè non si può trovare spazio e così realizzare
quello che lei auspicava qualche mese fa,

"CONSIGLIO DI GUERRA" che di settimana in settimana individuerà i migliori titoli e li segnalerà alla comunità del forum con chiari livelli di entrata, uscita con profitto e stop loss.

Mi aiuti a capire, a trovare un senso dello stare assieme...
se non c'è un fine comune che è anche quello della condivisione e concretizzazione in questo Consiglio... perchè stare assieme nel Blog?
Grazie sincere dell'attenzione e mi saluti il Generale Bac.
Con stima Arcobaleno.

Ciao Arcobaleno.

Siccome ero stato io a fare la proposta in oggetto, penso di dover darti una risposta del perchè l'iniziativa non è andata avanti.
Abbiamo fatto un sondaggio di opinioni ed è emerso che l'idea non era considerata interessante dall'esercito. Di conseguenza non era giusto portare avanti l'iniziativa.Il nostro esercito è un organismo democratico.

Una nota: Io consideravo l'iniziativa solo dal punto di vista didattico. Le segnalazioni, spiegate opportunamente, dovevano servire per fare comprendere a tutti il PERCHE' veniva segnalato un determinato titolo e come gestire una posizione.

Ciao
Nicola

Attendevo...
Grazie della sua risposta Generale.
Buona notte, Arcobaleno.

Adesso ho visto la tua risposta Nicola...
grazie anche a te, naturalmente. Notte.

Legge n° 10

Il generale esperto, coltivando il Tao, la Via e applicando la dottrina, ha nelle sue mani il successo.
Nel rispettare la dottrina, questo è l’ordine da seguire: la quantità, il calcolo, la comparazione delle forze la probabilità di vittoria.

nysedow ha scritto:

Ubaldini, Roma 1990

Chi fa buon uso delle armi coltiva la Via (il Tao) e segue le regole.

Così il suo governo prevarrà sui corrotti.

Così commenta Li Quan: “usare l’ordine per indurre disordine nell’avversario, non attaccare un paese innocente, non spingere i soldati a razzie e saccheggi, non abbattere gli alberi e non avvelenare i pozzi, rispettare e purificare i templi delle città e delle campagne che si attraversano, non ripetere gli errori che hanno condotto alla morte una nazione: questo è chiamato la Via e le sue regole.

Un esercito disciplinato al punto che i soldati preferiscono la morte alla disobbedienza, regolato da ricompense e punizioni eque e adeguate: questo porta a prevalere su un governo nemico corrotto”.

nysedow ha scritto:

Guida Editore, Napoli 2005

Le regole principali dell’arte della guerra sono la quantità, il calcolo, la comparazione delle forze la probabilità di vittoria.

In altre parole, sono assimilabili alle seguenti condizioni: la misurazione, la valutazione, il raffronto e la vittoria.

Il terreno dà origine alla misurazione, dalla quale dipende la valutazione che a sua volta dà origine al raffronto, al quale segue la vittoria.

Dunque, per Sun Tzu, la vittoria è il risultato di una serie di azioni la cui correttezza di base consiste nel non commettere errori poiché questo è già, di per sé, un danno inferto al nemico, un indebolimento della sua posizione.

La tattica della guerriglia, ad esempio, sfrutta appieno questo aspetto: il “mordi e fuggi” fa sostanzialmente parte della difensiva, poiché non prevede che si ingaggi un combattimento in piena regola: è uno stillicidio di risorse cui si sottopone l’avversario che non può fare altro che contare le proprie perdite.

nysedow ha scritto:

Oscar Mondadori, Milano 2003

Per quanto riguarda il Tao, il metodo, il primo luogo si misura la lunghezza, quindi il volume, il calcolo, il confronto e, infine, la vittoria.

Il territorio genera la lunghezza, la lunghezza il volume, il volume genera il calcolo che a sua volta produce il confronto.

A quest’ultimo segue la vittoria.

Il metodo crea la vittoria perché è a diretto contatto con il mondo fenomenico.

Ciò si può concretizzare tramite i calcoli: innanzitutto bisogna misurare ciò che è lineare, bidimensionale, poi il volume, e quindi ciò che è tridimensionale.

In terzo luogo viene il calcolo di quanto spazio sia necessario, poi occorre misurare il peso delle cose.

Il quinto fattore è la vittoria.

E, poiché ogni fenomeno nel mondo è interconnesso con ogni altro, ciascun calcolo è necessariamente collegato a quello seguente.

Il conflitto è costituito di piccoli dettagli.

Se si potessero valutare le profondità e la sottigliezza delle cose misurabili, la vittoria non sarebbe più tanto misteriosa.