Fisica e Finanza

Cari amici ........piccolo gruppo sparuto.....almeno avete seguito e.......tentato una risposta.

Questo onora voi.........ed un poco ......anche me.

Quello che non torna ......si scopre inserendo l'equazione 2 nella 3.

Infatti:
equazione 2: EPLT0 = D1 + D2 + D3 + D4 al tempo iniziale T0
equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4 + ∆ED4 al tempo T1 = T0 + ∆T
Sostituendo

equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4 + ∆ED4 = EPLT0 + ∆ED4 al tempo T1 = T0 + ∆T

Non è possibile che trascorso il tempo ∆T , nel quale l'individuo ha lavorato, la sua energia potenziale sia cresciuta solo della rendita su quella accumulata...... E se non avesse potuto accumulare .....che faceva......lavorava gratis?

No l'equazione giusta deve tenere conto che nel ∆T l'individuo ha generato un delta di energia.

Quindi significa.......che quella giusta........diventa, purtroppo, ancora + complessa.........diventa......una equazione differenziale!

Ora.....ditemi voi......che fo?
Continuo?

Ciao.


E grazie lo stesso.

ing.korg ha scritto:

Cari amici ........piccolo gruppo sparuto.....almeno avete seguito e.......tentato una risposta.

Questo onora voi.........ed un poco ......anche me.

Quello che non torna ......si scopre inserendo l'equazione 2 nella 3.

Infatti:
equazione 2: EPLT0 = D1 + D2 + D3 + D4    al tempo iniziale T0
equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4  + ∆ED4  al tempo T1 = T0  + ∆T
Sostituendo

equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4  + ∆ED4 = EPLT0 + ∆ED4  al tempo T1 = T0  + ∆T

Non è possibile che trascorso il tempo ∆T , nel quale l'individuo ha lavorato, la sua energia potenziale sia cresciuta solo della rendita su quella accumulata...... E se non avesse potuto accumulare .....che faceva......lavorava gratis?

No l'equazione giusta deve tenere conto che nel ∆T l'individuo ha generato un delta di energia.

Quindi significa.......che quella giusta........diventa, purtroppo, ancora + complessa.........diventa......una equazione differenziale!

Ora.....ditemi voi......che fo?
Continuo?

Ciao.


E grazie lo stesso.

Ingggggggggggggggggggggggggg

Anche tu eri una miniera semi inesplorata.

ing.korg ha scritto:

Cari amici ........piccolo gruppo sparuto.....almeno avete seguito e.......tentato una risposta.

Questo onora voi.........ed un poco ......anche me.

Quello che non torna ......si scopre inserendo l'equazione 2 nella 3.

Infatti:
equazione 2: EPLT0 = D1 + D2 + D3 + D4    al tempo iniziale T0
equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4  + ∆ED4  al tempo T1 = T0  + ∆T
Sostituendo

equazione 3: EPLT1 = D1 + D2 + D3 + D4  + ∆ED4 = EPLT0 + ∆ED4  al tempo T1 = T0  + ∆T

Non è possibile che trascorso il tempo ∆T , nel quale l'individuo ha lavorato, la sua energia potenziale sia cresciuta solo della rendita su quella accumulata...... E se non avesse potuto accumulare .....che faceva......lavorava gratis?

No l'equazione giusta deve tenere conto che nel ∆T l'individuo ha generato un delta di energia.

Quindi significa.......che quella giusta........diventa, purtroppo, ancora + complessa.........diventa......una equazione differenziale!

Ora.....ditemi voi......che fo?
Continuo?

Ciao.


E grazie lo stesso.

Ma certo che devi continuare. (se ti va!)

Alcuni dubbi per farti vedere che cerco di seguire (riporto quanto hai scritto):
"EPL = energia potenziale lavorativa del singolo individuo
D1 = energia ricavabile sotto forma di denaro strettamente sufficiente per vivere
D2 = energia ricavabile sotto forma di denaro per corrispondere imposte e tasse
D3 = energia ricavabile sotto forma di denaro per rendere agiata la vita
D4 = energia ricavabile sotto forma di denaro non necessaria per vivere e destinata all'accumulo

D4 = 0, corrispondente alla situazione in cui l'individuo non riesce ad accumulare denaro con la propria energia potenziale lavorativa"

Da quanto sopra non mi sembra che per D4, contenente il surplus energetico, ma nemmeno per gli altri termini, tu avessi vincolato la fonte.
Io avevo capito che il potenziale lavorativo contribuisce ai 4 termini e che il 4 puo' poi crescere anche in funzione di un "effetto esterno" ovvero l'investimento (un agente esterno che paga per il prestito di energia potenziale dal nostro soggetto accumulata in surplus).
Puoi chiarirmi meglio i singoli termini e il loro significato e le vatiabili da cui ritieni dipendano (magari usando esempi in analogia..)?

Per quanto riguarda l'equazione differenziale ordinaria (hhihhi) se facciamo fisica dovremmo aspettarcelo no?

Anzi, già che ci sei, per anticipare eventuali altre direzioni di derivazione ti va di indicare quali sono le dimensioni dello "spazio"(analogo) in cui svilupperai il modello? (oltre al tempo..)

Tks

francesco1017 ha scritto:

Ingggggggggggggggggggggggggg

Anche tu eri una miniera semi inesplorata.

Caro Fancesco.......magari!
Fossi stato una miniera........per giunta semi inesplorata......sarei stato certamente.......+ ricco.......economicamente intendo.
Invece........
Vedi.....io la mia energia potenziale..........mica l'ho sfruttata tanto......bene!
Ma questa sarebbe un'altra storia ...........il secondo capitolo della mia......teoria.

Ma non mi lamento.......sono ricco di amici........e ciò è già......tanto.......tantissimo!
Ciao e.......non te la prendere.....ti prego.......se ho sconfinato.......nella macroeconomia.........anche se sono partito dalla.....micro!

axel73 ha scritto:

Ma certo che devi continuare. (se ti va!)

Alcuni dubbi per farti vedere che cerco di seguire (riporto quanto hai scritto):
"EPL = energia potenziale lavorativa del singolo individuo
D1 = energia ricavabile sotto forma di denaro strettamente sufficiente per vivere
D2 = energia ricavabile sotto forma di denaro per corrispondere imposte e tasse
D3 = energia ricavabile sotto forma di denaro per rendere agiata la vita
D4 = energia ricavabile sotto forma di denaro non necessaria per vivere e destinata all'accumulo

D4 = 0, corrispondente alla situazione in cui l'individuo non riesce ad accumulare denaro con la propria energia potenziale lavorativa"

Da quanto sopra non mi sembra che per D4, contenente il surplus energetico, ma nemmeno per gli altri termini, tu avessi vincolato la fonte.
Io avevo capito che il potenziale lavorativo contribuisce ai 4 termini e che il 4 puo' poi crescere anche in funzione di un "effetto esterno" ovvero l'investimento (un agente esterno che paga per il prestito di energia potenziale dal nostro soggetto accumulata in surplus).
Puoi chiarirmi meglio i singoli termini e il loro significato e le vatiabili da cui ritieni dipendano (magari usando esempi in analogia..)?

Per quanto riguarda l'equazione differenziale ordinaria (hhihhi) se facciamo fisica dovremmo aspettarcelo no?

Anzi, già che ci sei, per anticipare eventuali altre direzioni di derivazione ti va di indicare quali sono le dimensioni dello "spazio"(analogo) in cui svilupperai il modello? (oltre al tempo..)

Tks

Caro axel........ti ringrazio....mi rincuori.

Ma non dobbiamo dimenticare che questo è un forum......non un colloquio a due.
Mi sono reso conto che il mio intervento, pur in buona fede, ha tarpato le ali all'amico Icaro (similitudine quanto mai azzeccata), che difatti non è + intervenuto.

Comunque ti devo un ultima risposta, quindi terminero' definitivamente con questa.

Assodato che l'equazione giustamente rappresentativa è differenziale, i quattro termini D identificano altrettante grandezze che non sono costanti nel tempo, ovviamente.
Poiché l'individuo genera una energia, sia potenziale sia reale, variabile nel corso della sua vita lavorativa, è possibile stimare il suo andamento.
Mediamente sarà di tipo parabolico con la concavità rivolta verso il basso, l'equazione generica è del tipo seguente

Dove:

Di conseguenza circa lo stesso tipo di andamento dovranno avere i termini D.
Tanto x capirci.........alla fine l'equazione sarà molto complessa e conseguentemente quella che rappresenterà non l'individuo bensì la società quotata lo sarà molto di più.

Comunque già da questa relazione è possibile accorgersi che il termine D2, quello relativo alle tasse dovrebbe avere un limite rappresentato dal fatto che lo stato deve lasciare sufficiente energia-denaro all'individuo affinché esso abbia la possibilità almeno di fare una vita quanto + agiata.
Uno stato che lasci all'uomo solo lo stretto necessario x sopravvivere, prima o poi subirà la.........rivoluzione.

Ciao amico mio.......e grazie.

e quando avverrà io non mancherò

ing.korg ha scritto:

....

Dove:


Comunque già da questa relazione è possibile accorgersi che il termine D2, quello relativo alle tasse dovrebbe avere un limite rappresentato dal fatto che lo stato deve lasciare sufficiente energia-denaro all'individuo affinché esso abbia la possibilità almeno di fare una vita quanto + agiata.
Uno stato che lasci all'uomo solo lo stretto necessario x sopravvivere, prima o poi subirà la.........rivoluzione.

Ciao amico mio.......e grazie.

La parabola della vita!
Hai ragione, l'ottimo Icaro non è più intervenuto. Pensavo si fosse dedicato agli articoli per il blog...

Permettimi di ringraziarti, la tua formulazione è interessante... e affascinante!

Quando ero all'Uni, ormai molto tempo fa, avevo anch'io provato a costruire un modello analogico partendo dalle Navier-Stokes ed inventandoci sopra con matlab e nastran (... via che poi ho scoperto essere stata anche impiegata da qualcuno di tosto) ma non avevo come invece hai fatto tu usato una visione antropocentrica... dal "respiro" così profondo!!
Beh è stato un piacere leggerti!
Buoni trades amico!!!
A
PS e buonanotte

Mago del Borneo ha scritto:

e quando avverrà io non mancherò

... se nell'equazione c'è posto io ti do manforte!!!!

axel73 ha scritto:

ing.korg ha scritto:

....

Dove:


Comunque già da questa relazione è possibile accorgersi che il termine D2, quello relativo alle tasse dovrebbe avere un limite rappresentato dal fatto che lo stato deve lasciare sufficiente energia-denaro all'individuo affinché esso abbia la possibilità almeno di fare una vita quanto + agiata.
Uno stato che lasci all'uomo solo lo stretto necessario x sopravvivere, prima o poi subirà la.........rivoluzione.

Ciao amico mio.......e grazie.

La parabola della vita!
Hai ragione, l'ottimo Icaro non è più intervenuto. Pensavo si fosse dedicato agli articoli per il blog...

Permettimi di ringraziarti, la tua formulazione è interessante... e affascinante!

Quando ero all'Uni, ormai molto tempo fa, avevo anch'io provato a costruire un modello analogico partendo dalle Navier-Stokes ed inventandoci sopra con matlab e nastran (... via che poi ho scoperto essere stata anche impiegata da qualcuno di tosto) ma non avevo come invece hai fatto tu usato una visione antropocentrica... dal "respiro"  così profondo!!
Beh è stato un piacere leggerti!
Buoni trades amico!!!
A
PS e buonanotte

PS......di cosa ti occupavi all'UNI? ........sono curioso!

ing.korg ha scritto:

axel73 ha scritto:

Ma certo che devi continuare. (se ti va!)

Alcuni dubbi per farti vedere che cerco di seguire (riporto quanto hai scritto):
"EPL = energia potenziale lavorativa del singolo individuo
D1 = energia ricavabile sotto forma di denaro strettamente sufficiente per vivere
D2 = energia ricavabile sotto forma di denaro per corrispondere imposte e tasse
D3 = energia ricavabile sotto forma di denaro per rendere agiata la vita
D4 = energia ricavabile sotto forma di denaro non necessaria per vivere e destinata all'accumulo

D4 = 0, corrispondente alla situazione in cui l'individuo non riesce ad accumulare denaro con la propria energia potenziale lavorativa"

Da quanto sopra non mi sembra che per D4, contenente il surplus energetico, ma nemmeno per gli altri termini, tu avessi vincolato la fonte.
Io avevo capito che il potenziale lavorativo contribuisce ai 4 termini e che il 4 puo' poi crescere anche in funzione di un "effetto esterno" ovvero l'investimento (un agente esterno che paga per il prestito di energia potenziale dal nostro soggetto accumulata in surplus).
Puoi chiarirmi meglio i singoli termini e il loro significato e le vatiabili da cui ritieni dipendano (magari usando esempi in analogia..)?

Per quanto riguarda l'equazione differenziale ordinaria (hhihhi) se facciamo fisica dovremmo aspettarcelo no?

Anzi, già che ci sei, per anticipare eventuali altre direzioni di derivazione ti va di indicare quali sono le dimensioni dello "spazio"(analogo) in cui svilupperai il modello? (oltre al tempo..)

Tks

Caro axel........ti ringrazio....mi rincuori.

Ma non dobbiamo dimenticare che questo è un forum......non un colloquio a due.
Mi sono reso conto che il mio intervento, pur in buona fede, ha tarpato le ali all'amico Icaro (similitudine quanto mai azzeccata), che difatti non è + intervenuto.


...
Ciao amico mio.......e grazie.

L'amico Icaro è un po' indaffarato con le opzioni e con il lavoro