| | La 2a Guerra Mondiale | |
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Autore | Messaggio |
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mauroe Caporale maggiore
Numero di messaggi : 73 Encomi : 853 Data d'iscrizione : 27.08.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Mar 14 Ott 2014 - 18:34 | |
| - Manerbio ha scritto:
- Amico Mauroe,
Terribile, avevo anche sbagliato il tuo nick. Nessun problema | |
| | | mauroe Caporale maggiore
Numero di messaggi : 73 Encomi : 853 Data d'iscrizione : 27.08.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Mar 14 Ott 2014 - 19:05 | |
| - Manerbio ha scritto:
- Mauroe, grazie della tua tolleranza, spero di non abusare, che il discorrer di questi fatti m'inalbera purtroppo.
Ciò che tu stesso hai riportato allla memoria nostra con l'eccidio della divisione Acqui è solo l'ennesimo esempio del carattere tedesco. Il piano tedesco (operazione Alarico) per annientare il traditore" Italiano era pronto gà da ben due anni. Soli 20 minuti (20 minuti!!) dopo l'annuncio di Badoglio (che tra l'altro ordinava agl'Italiani di "non rivolgere le armi contro l'ex alleato"!), l'esercito tedesco aveva già cominciato a rastrellare italiani. Marzabotto 10:1 ? .
Penso che sarebbe opportuno avvicinarci ai fatti avvenuti con calma cercando di verificare, laddove possibile, le fonti ed inserendoli in un periodo storico ben preciso. Non è possibile argomentare senza tenere in debito conto i cambiamenti di ogni tipo che si sono verificati negli ultimi 70 anni; stiamo parlando infatti di un periodo storico dove la vita di un essere umano valeva meno di niente: la semplice pressione di un dito su un grilletto od un pulsante. Soltanto cercando di verificare i fatti possiamo farci una nostra opinione su eventi comunque così lontani da noi (come mentalità se non come reale periodo di anni intercorsi) Inoltre esistono leggi che normano comunque l'esame di fatti del periodo preso in esame ed il Generale Nyse, come responsabile del sito ha probabilmente una responsabilità su quanto viene scritto. Se lo ritenete opportuno/interessante, si potrebbe analizzare l'8 settembre, i tre mesi precedenti e quanto successo in seguito; spero che tu possa, dopo l'eventuale approfondimento, riflettere sul problema senza rabbia e con serenità e questo indipendentemente dall'opinione finale che avrai. Sempre che tu, altri lettori ed il generale Nyse siate interessati | |
| | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Mar 14 Ott 2014 - 19:50 | |
| Caro Mauroe, la mia rabbia difficilmente potrà scemare data la mia età. 70 anni cosa sono? Tramite i miei genitori, ed i nonni, che combatterono sul Carso; io stesso "ho vissuto" più di 70 anni fa. Forse che il carattere italiano è mutato negli ultimi (e dico poco) 500 anni? Leggere Machiavelli sanza saper chi è, ed adattando il suo testo all'oggi, potremmo benissimmo pensare sia scritto solo ieri. Ugual cosa se leggi Goete; ci descrive assai bene, e non sbaglia, nè esagera. Il carattere teutonico prussiano era così allora (70 anni addietro) come ora. Solo che ora lo mitigano. E tanto di cappello al tecnocrate; ma la vita umana, come dici tu, per loro valeva zero allora come ora. Vedi lo scempio greco, non ci hanno perso nemmeno 10 secondi ad attuare la frode nei loro confronti, e nel lasciare un popolo intero in balia di una miseria inaudita. Sempre ottimi. Sempre il dito sul grilletto, sul pulsante. Non capisco bene il riferimento a leggi, norme, e/o responsabilità del Generale. Il Generale non può in alcun modo esser ritenuto responsabile di quel ch'io dico e scrivo. Non avendo egli possibilità alcuna di filtrare i post, ne consegue che ognuno è responsabile di sè. Com'è ovvio che sia.
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| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Mar 14 Ott 2014 - 23:16 | |
| - mauroe ha scritto:
- Manerbio ha scritto:
- Mauroe, grazie della tua tolleranza, spero di non abusare, che il discorrer di questi fatti m'inalbera purtroppo.
Ciò che tu stesso hai riportato allla memoria nostra con l'eccidio della divisione Acqui è solo l'ennesimo esempio del carattere tedesco. Il piano tedesco (operazione Alarico) per annientare il traditore" Italiano era pronto gà da ben due anni. Soli 20 minuti (20 minuti!!) dopo l'annuncio di Badoglio (che tra l'altro ordinava agl'Italiani di "non rivolgere le armi contro l'ex alleato"!), l'esercito tedesco aveva già cominciato a rastrellare italiani. Marzabotto 10:1 ? .
Penso che sarebbe opportuno avvicinarci ai fatti avvenuti con calma cercando di verificare, laddove possibile, le fonti ed inserendoli in un periodo storico ben preciso. Non è possibile argomentare senza tenere in debito conto i cambiamenti di ogni tipo che si sono verificati negli ultimi 70 anni; stiamo parlando infatti di un periodo storico dove la vita di un essere umano valeva meno di niente: la semplice pressione di un dito su un grilletto od un pulsante. Soltanto cercando di verificare i fatti possiamo farci una nostra opinione su eventi comunque così lontani da noi (come mentalità se non come reale periodo di anni intercorsi)
Inoltre esistono leggi che normano comunque l'esame di fatti del periodo preso in esame ed il Generale Nyse, come responsabile del sito ha probabilmente una responsabilità su quanto viene scritto.
Se lo ritenete opportuno/interessante, si potrebbe analizzare l'8 settembre, i tre mesi precedenti e quanto successo in seguito; spero che tu possa, dopo l'eventuale approfondimento, riflettere sul problema senza rabbia e con serenità e questo indipendentemente dall'opinione finale che avrai.
Sempre che tu, altri lettori ed il generale Nyse siate interessati Proceda. | |
| | | mauroe Caporale maggiore
Numero di messaggi : 73 Encomi : 853 Data d'iscrizione : 27.08.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Mer 15 Ott 2014 - 12:16 | |
| 8 settembre 1943 Armistizio
Primo semestre 1943 26 gennaio la Tridentina sfonda a Nikolajewka l’accerchiamento russo e con una moltitudine di sbandati riesce a raggiungere le linee tedesche. Il CSIR praticamente non esiste più ed i superstiti vengono fatti rientrare in Italia quasi di nascosto 2 febbraio 1943 von Paulus si arrende a Stalingrado 13 maggio 1943 le truppe italiane e tedesche in Africa si arrendono:anche il corpo di spedizione in Africa eliminato 13 giugno Pantelleria, avamposto italiano si arrende Bombardamenti capillari con distruzione massicce delle città italiane e razionamenti dei generi alimentari determinano un diffuso malcontento tra la popolazione italiana. A marzo primo sciopero nella storia del regime dei lavoratori della Fiat e dell’indotto a Torino ( si ritiene almeno 50000 adesioni) 9 Luglio 1943 sbarco alleato in Sicilia e relativa perdita dell’isola 17 luglio 1943 lancio su Roma di volantini inglesi con messaggio a firma congiunta Churchill/Roosevelt invitante alla capitolazione delle forze armate ed alla caduta del fascismo 19 luglio primo bombardamento massiccio su Roma
E’ il giro di boa: una successione impressionante di eventi ( vere e proprie mazzate militari e psicologiche) che sancisce la fine delle speranze di conclusione positiva della guerra ed evidenzia una divisione sostanziale tra il regime fascista e la popolazione italiana che anela alla pace anche a costo della resa. 24 luglio riunione a palazzo Venezia del Gran Consiglio del Fascismo: pochi i partecipanti ma parecchi in attesa dei risultati (compresi i tedeschi). Richiesta a Mussolini di farsi da parte lasciando il potere alla corona. Tentativo ricattatorio di Mussolini nei confronti dei gerarchi mettendo sul tavolo il fascicolo personale dei vari partecipanti alla riunione(“debbo leggerlo?” parole testuali di Mussolini) Emissione dell’ordine del giorno contro Mussolini. La riunione termina verso le 3 del giorno dopo Alle 17 Mussolini si reca a villa Ada da VE III e viene destituito ed arrestato. Subentra Badoglio. Applicazione della legge marziale, scioglimento del PNF, della Camera dei Fasci e delle Corporazioni E arriviamo ad Agosto 1943. Prima contatti ufficiosi (Alberto Pirelli a Berna per sollecitare la mediazione svizzera poi il diplomatico Blasco Lanza d'Ajeta a Lisbona ed infine il diplomatico Alberto Berio a Tangeri). il 12 agosto infine il generale di brigata Giuseppe Castellano riceve l’incarico di avviare trattative segrete con gli alleati ed il 18 agosto si reca a Lisbona dove presenta all’ambasciatore inglese sir Ronald la richiesta di resa
Adesso Il nocciolo del problema :I tedeschi sono praticamente al corrente di tutto ( già dal primo tentativo di Berna) anzi temendo il peggio iniziano a prepararsi con il piano Achse( secondo altre fonti Alarico, di cui farebbe parte Achse per quanto riguarda la Regia Marina) . Mancano ancora 20 giorni all’armistizio e si potrebbe cercare di preparare il Paese e le Forze Armate a quanto stà per succedere Prosegue | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| | | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Gio 16 Ott 2014 - 15:38 | |
| Perchè così pusillanimi Generale? ------------------------ Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti con Dio, chi vincer ci può? Son giunchi che pieganole spade vendute; già l'Aquila d'Austria le penne ha perdute. Il sangue d'Italia e il sangue Polacco bevé col Cosacco, ma il cor le bruciò. L'ha scritta un giovanotto Genovese di vent'anni, morto in battaglia Roma. Un popolo che piange e genera di questa gente, come ha potuto perdere il proprio onore vestendo i panni di Giuda... | |
| | | mauroe Caporale maggiore
Numero di messaggi : 73 Encomi : 853 Data d'iscrizione : 27.08.14
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Sab 18 Ott 2014 - 13:05 | |
| Continua 8 settembre 1943 Armistizio Ritorniamo un attimo al 25 luglio giorno della sostituzione di Mussolini con Badoglio: VEIII aspettandosi uno scontro con le milizie fasciste coopta l’esercito. Il generale Roatta, Capo di stato maggiore dell’Esercito, invita i comandi periferici alla fermezza specificando che: “ Poco sangue versato inizialmente risparmia fiumi di sangue in seguito. Non è ammesso il tiro in aria. Si deve sempre tirare per colpire come in combattimento perché ogni movimento deve inesorabilmente essere stroncato in partenza” ( circ Roatta – Ist. Naz. Per la Storia del Mov di Liberazione pag 255-259) VEIII ha due obiettivi: liquidare il fascismo e la guerra voluta da Mussolini; il primo obiettivo è centrato con estrema facilità (oltre ogni aspettativa) il secondo è più complesso e richiede a parere di VEIII e Badoglio equilibrismi diplomatici (la Germania sotto il profilo strategico e politico non può accettare la perdita dell’alleanza italiana) Se VEIII accettasse la resa incondizionata chiesta dagli alleati si avrebbe l’occupazione dell’Italia, l’insediamento di autorità angloamericane e l’esautoramento della monarchia e del gruppo dirigente e l’elimanazione di 8 divisioni tedesche(Kesserling). Contrattando invece un rovesciamento delle alleanze ed offrendo agli alleati una facile penetrazione in Pianura Padana si potrebbe pensare di porsi su un piano di parità ed ottenere concessioni. (R.Zangrandi, “L’Italia tradita. 8 settembre 1943”. Mursia pag 53)(G Oliva. “L’talia del silenzio.8 settembre 1943”.Mondadori direct. Pag 49-54) La scelta è chiara: si continua a combattere e contemporaneamente si iniziano i contatti con gli alleati Il 26 luglio Il colonnello Dollmann e l’ambasciatore Mackensen presso l’ambasciata tedesca si aspettano di ricevere la visita dei gerarchi fascisti per restaurare le condizioni ante 25 luglio con un nuovo colpo di stato; nessuno si presenta se non Farinacci che richiede di essere trasferito in Germania. Contemporaneamente la Divisione “M” (militi fasciti acquartierati a Roma) viene circondata e si arrende senza colpo ferire all’esercito. Il crollo del fascismo è totale: i tedeschi prendono atto ed in serata(26 luglio) nella riunione dell’Alto Comando Tedesco a Rastenburg si inizia a preparare l’operazione Alarich.(secondo alcune fonti Achse: il risultato però non cambia) mentre Badoglio emette(25 luglio) il comunicato: ”La guerra continua. L’Italia duramente colpita nelle sue province invase, nelle sue città distrutte, mantiene fede alla parola data, gelosa custode delle sue millenarie tradizioni.” Chiaramente la popolazione, che si aspettava la fine della guerra, scende in piazza ed iniziano gli scontri con le forze di armate già allertate per l’ipotizzata reazione fascista. Scontri drammatici (11 morti il 26/7, altri 11 il 27, 43 il 28) alla fine dei disordini 83 cittadini morti, 308 feriti, 1554 arrestati (soprattutto a Milano e Reggio Emilia). Alla fine a farne le spese sono i cittadini italiani che non vogliono più la guerra. VEIII è pressato dai moti di piazza e dall’ex alleato: deve decidere cosa fare. Rimanda invece ogni decisione ed inizia a prendere contatto con gli alleati; i tedeschi invece sfruttano il tempo (40/50 giorni) che il governo Badoglio lascia colpevolmente a disposizione. Le truppe italiane nei Balcani, nell’Egeo e nella Francia Meridionale, vengono incapsulate nelle forze tedesche e possono essere considerate perse già dalla fine di agosto: cosa che succederà in soli due giorni(8 e 9 settembre); in Italia invece 8 divisioni tedesche si contrappongono a 30 divisioni italiane. L’Alto Comando Tedesco ridistribuisce le truppe e fa affluire nuovi reparti dalle frontiere nordorientale ed occidentale. Una parte delle forze rimane nel Sud dell’Italia mentre il grosso è ridislocato nelle regioni centrosettentrionali assicurandosi il controllo delle vie di comunicazione e delle aree industrializzate. Negli ultimi giorni di agosto il rapporto di forza è profondamente cambiato: sempre 30 divisioni italiane ma 17 divisioni tedesche + due brigate + altre 4 divisioni segnalate in arrivo dalla frontiera orientale. (il rapporto qualità/quantità delle forze è adesso a vantaggio dei Tedeschi) Inizia il gioco delle parti con incontri tesi a tranquillizzarsi a vicenda e prime disposizioni verbali e poi scritte; il 21 agosto generale Jodl definisce che non si deve mettere per iscritto nulla ed il 30 Keitel rivede le istruzioni dichiarando che il compito più importante è quello di disarmare l’esercito italiano il più presto possibile.( F. Deakin.” Storia della repubblica di Salò”. Einaudi.p521) Il 7 settembre arrivano gli ordini definitivi da Berlino per il disarmo delle forze italiane. La linea tedesca è chiara ed i militari tedeschi sanno con precisione cosa fare. Dal lato italiano il contrario Prima la Memoria 44OP (Ordine Pubblico) (diramata nella notte 2 settembre) poi la 45OP e poi i Promemoria 1 e 2; La Memoria 44OP viene recapitata a mano da ufficiali superiori con obbligo di lettura/controfirma/distruzione immediata( non presenta nessun accenno a trattative di resa , stabilisce i compiti in caso di aggressione tedesca in senso lato ed in particolare per le varie armate. Imperdonabile: in un piano così dettagliato di neutralizzazione delle forze tedesche viene inserito il vincolo: solo in caso di ostilità armata che non presenti carattere di episodio locale dovuto all’azione di qualche irresponsabile ( la memoria 44OP non è disponibile in versione originale perché letta e distrutta; i brani a disposizione sono quelli presenti nella 45OP con riferimento alla 44OP) Nessun comandante chiede delucidazioni. Promemoria n1 e 2 sono del 6 settembre e nella stessa data viene emessa la Memoria OP45 unica in cui si fa cenno ad un eventuale armistizio: “particolari condizioni di ordine generale possono imporre di deporre le armi indipendentemente dai tedeschi” : nessuna indicazione operativa se non quella di reagire ad ogni violenza armata. Nota dolente: la Memoria 45OP non giunge a tutti i comandi (in particolare al Gruppo Armate EST –Tirana ed al Gruppo Egeo) A questo punto le truppe tedesche sono pronte, quelle italiane non sanno neanche da dove iniziare. Alle ore 20 del 8 settembre dopo poche minuti dall’annuncio dell’armistizio parte la parole in codice:”Achse” ed inizia il calvario dei militari italiani. Continua | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Sab 18 Ott 2014 - 22:10 | |
| - Manerbio ha scritto:
- Perchè così pusillanimi Generale?
------------------------
Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti con Dio, chi vincer ci può? Son giunchi che pieganole spade vendute; già l'Aquila d'Austria le penne ha perdute. Il sangue d'Italia e il sangue Polacco bevé col Cosacco, ma il cor le bruciò.
L'ha scritta un giovanotto Genovese di vent'anni, morto in battaglia Roma.
Un popolo che piange e genera di questa gente, come ha potuto perdere il proprio onore vestendo i panni di Giuda... E' la storia. Non colui che la racconta... | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: La 2a Guerra Mondiale Lun 20 Ott 2014 - 14:10 | |
| RITORNO DI MACARTHUR - Citazione :
- Il generale statunitense Douglas MacArthur torna nelle Filippine sbarcando sull'isola di Leyte.
Figlio di un eroe della guerra civile americana, MacArthur prima della II Guerra Mondiale era stato consulente militare degli USA nelle Filippine.
L'8 dicembre del 1941, il giorno dopo l'attacco a Pearl Harbor, il Giappone lanciò un'invasione contro le Filippine.
Nonostante il fallimento del suo tentativo di tenere le isole di Luzon e Corregidor, il generale promise al popolo filippino, 'Ritornerò'.
Il 20 ottobre 1944, dopo un'avanzata che toccò ad una ad una le isole del Pacifico, MacArthur sbarcò sull'isola di Leyte.
Nel gennaio 1945 le sue forze invasero l'isola principale delle Filippine, Luzon.
Manila, capitale delle isole, capitolò in marzo, e a giugno MacArthur annunciò la fine delle operazioni offensive degli alleati a Luzon.
La frammentaria resistenza giapponese proseguì fino alla fine della guerra, in agosto. | |
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