CSI Finanza Forum
Grazie per esserti collegato al forum del CSI Finanza.

I visitatori (ospiti) possono avere accesso solo ad alcune sezioni del forum.
Per visitare tutte le aree ed in particolare quelle con le analisi quotidiane sugli indici e sui singoli titoli, o le sezioni dedicate alle tecniche di trading occore essere utenti registrati.


CSI Finanza Forum
Grazie per esserti collegato al forum del CSI Finanza.

I visitatori (ospiti) possono avere accesso solo ad alcune sezioni del forum.
Per visitare tutte le aree ed in particolare quelle con le analisi quotidiane sugli indici e sui singoli titoli, o le sezioni dedicate alle tecniche di trading occore essere utenti registrati.


CSI Finanza Forum
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.



 
PortalePortale  IndiceIndice  Ultime immaginiUltime immagini  Breve GuidaBreve Guida  RegistratiRegistrati  Disclaimer  Accedi  
"Il trucco è mettere in chiaro la differenza tra ciò che voi volete che accada e quello che sapete che accadrà."
"Il generale veramente eccellente è colui che cerca la vittoria prima della battaglia: non è bravo colui che cerca il combattimento prima della vittoria. Così un esercito vittorioso è tale prima ancora di combattere, mentre un esercito destinato alla sconfitta si batte senza speranza di vittoria."

 

 Le notizie di jara

Andare in basso 
+14
oldbiker
gigi
arcobaleno
Meow
Alè1893
paolino242
vergot
Tonio52
luca64
pesc62e
Achidi71
nysedow
robymix
jaramillo
18 partecipanti
Vai alla pagina : Precedente  1 ... 7 ... 11, 12, 13 ... 24 ... 36  Successivo
AutoreMessaggio
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:22

(ANSA) - GINEVRA, 19 FEB - I decessi causati nel mondo dalla
pandemia di influenza A sono saliti a quasi 16mila, secondo
l'ultimo bilancio reso noto dall'Oms. In tutto i decessi
confermati sono 'almeno 15.921', con un aumento di 629 morti
rispetto ai dati della settimana scorsa (15.292, spiega
l'Organizzazione Mondiale della Sanita'). Con 'almeno 7.433'
decessi, il continente americano - da dove e' partita la
pandemia in aprile - resta il piu' colpito. In Europa i decessi
segnalati sono 'almeno 4056'.
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:23

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 20 FEB - Un anziano e' rimasto
gravemente ustionato nell'incendio della stanza che occupa nella
casa di riposo 'Il sorriso', nel Reggiano. Si tratta di un uomo
di 67 anni, da tempo nella struttura della frazione Cervarezza
di Busana, sull'Appennino. Il paziente, seguito dai servizi di
igiene mentale, sarebbe stato trovato con un polso legato a una
sponda del letto
. Non viene escluso che il rogo possa essere
stato appiccato accidentalmente dallo stesso paziente, con un
mozzicone di sigaretta.
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:24

(di Marisa Alagia)

RHO-PERO (MILANO) - Turismo e sport, non solo calcio, ma anche
trekking, golf, sci, bicicletta. Sono 15 milioni gli italiani che
vivono il turismo all'aria aperta, il 59% della popolazione, che spesso
sceglie le vacanze anche inseguendo mete e destinazioni dove poter
praticare o assistere allo sport preferito. Alla Bit il Sudafrica si è
presentato puntando tutto sui Mondiali di calcio che si svolgeranno
dall'11 giugno all'11 luglio.

Da quest'anno la Borsa Internazionale del Turismo, inaugurata alla
Fiera di Milano e in calendario fino a domenica, ha aperto una nuova
area tematica dedicata appunto al turismo degli sport outdoor. Oltre
5000 metri quadrati dotati persino di un mini campo da golf e di una
pista in terra per testare le mountain bike. Un business, quello
dell'attività e del turismo sportivo, da 51 miliardi di euro. Durante
l'inverno lo sport più praticato (45,9%) è lo sci (si calcolano in
Italia un milione e 300 mila sciatori, 450.000 snowboarder 700.000
praticanti sport alpinistici), seguito da trekking (15,6%), equitazione
(4,6%), tennis (3,55). Il golf che di inverno è praticato dall'1% dei
turisti all'aria aperta, sale a quota 6,8% nella stagione
primavera-estate, preceduto dal tennis (8,3%). Al primo posto il nuoto
con il 55,2%.

A praticare sport ciclistici, indipendentemente dalle condizioni
meteorologiche, sono almeno due milioni. Per le vacanze sportive si
spende in media pro-capite 124 euro per il viaggio, 54 euro per
l'alloggio, 55 euro per i servizi sul posto. Le destinazioni vengono
scelte in base alla propria passione sportiva. In Sudafrica si
preparano già ad accogliere i patiti del pallone. Oltre alle partite
vengono offerti veri e propri tour nel continente africano prima di
raggiungere gli stadi. Ma non c'é solo calcio. Anche in Italia si
preparano diverse sfide, come i campionati del mondo Short Track a
squadre in Valtellina, la Coppa Mondiale di Snowboard in Valmalenco
(Lombardia) dal 12 al 14 marzo, i Mondiali di pallavolo maschile a
Milano, i Campionati assoluti di canoa a settembre in Abruzzo, il
Campionato Italiano di Sand Volley 4X4 dal 28 luglio al primo agosto ai
Giardini Naxos in Sicilia, poi, un po' ovunque tornei di arrampicata,
gare di free climbing. Infine per i più avventurosi da maggio a
settembre in Basilicata sulle cosiddette Dolomiti Lucane, c'é il Volo
dell'Angelo: attaccati ad un cavo di acciao si passa dal borgo di
Castelmezzano a quello di Pietrapertosa, sospesi a 400 metri di
altezza, sfiorando il brivido tra costoni rocciosi per 1550 metri e
alla velocità di 120 chilometri all'ora.
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:26

La banda del fare quello che ci pare

di Fabrizio Gatti

Così
Berlusconi, Letta e Bertolaso hanno affidato le opere più importanti a
un gruppo di costruttori senza scrupoli. Con una cascata di leggi su
misura per eliminare ogni ostacolo e ogni controllo






Le notizie di jara - Pagina 12 Jpg_2121288








LEGGI, SFOGLIA E GUARDA
LO
SPECIALE: Tutte le inchieste, gli interattivi, gli
approfondimenti, i video e le foto negli approfondimenti de
L'espresso



Un casinò da aprire sul dolore dell?Abruzzo. Una sala da gioco
autorizzata da una postilla, infilata dentro uno dei decreti per la
ricostruzione. Questo stavano progettando gli amici di Guido
Bertolaso, 60 anni, capo della Protezione civile e uomo immagine
del governo. È l'ultima trovata della banda della
maglietta
: una volta c'era la banda della Magliana, adesso
nella capitale dominano gli uomini con la t-shirt delle emergenze.


Diego Anemone, 39 anni, il costruttore tuttofare
arrestato il 10 febbraio, voleva trasformare il Salaria sport
village di Roma in una piccola Las Vegas. Poker e slot machine di
ultima generazione. Quelle in cui infili i numeri della carta di
credito o del bancomat e vai avanti a giocare fino a quando il
conto è prosciugato. Erano sistemi vietati. Poi Silvio Berlusconi
ha firmato il decreto, convertito il 24 giugno 2009 nella legge 77.
E via, con la scusa di finanziare la rinascita a L'Aquila grazie a
una tassa una tantum di 15 mila euro a macchinetta, ecco inventata
una nuova fonte di guadagno. C'è sempre un provvedimento d'urgenza,
un'ordinanza pronta quando qualcuno della banda si fa prendere la
mano dalle deroghe o dagli abusi.

È davvero straordinario il sottosegretario
Bertolaso
, come i suoi poteri che la Procura di Firenze ha
ora messo sotto inchiesta. Sembra che in Italia non ci siano più
alternative al suo modo spaccone di gestire gli appalti, i
cittadini, il codice civile e quello penale. Se ne sta lì in mezzo
al sistema solare della Tangentopoli 2. Praticamente intoccabile.
Protetto dall'affetto di Gianni Letta e Francesco Rutelli. Amato
nel Pdl, nel Pd e in Vaticano. Cercato, riverito da questa
drammatica corte di imprenditori, massoni, paramafiosi, progettisti
e puttanieri che stanno spolpando le casse dello Stato. Come hanno
fatto in Sardegna, a forza di prezzi gonfiati e ritocchi in corso
d'opera: quanto sarebbero utili i soldi sprecati alla Maddalena,
oggi che da Porto Torres a Cagliari aumentano i disoccupati e
nessuno sa come riaccendere l'economia.











Le notizie di jara - Pagina 12 Jpg_2121290





Dalla scuola dei sottufficiali dei carabinieri a Firenze ai
laboratori con i virus letali dell'Istituto Spallanzani a Roma,
finiti in una interrogazione in Senato: «Sono state rispettate le
norme antisismiche?», chiede pochi mesi fa Domenico Gramazio (Pdl).
Perché se crolla, scappano i virus. E lui, il Guido nazionale, può
beatamente dire che va tutto bene, che non si è accorto di nulla.
Può perfino permettersi, senza perdere il posto, di negare la
partecipazione della Protezione civile a una esercitazione
internazionale, finanziata dall'Unione Europea: l'unica organizzata
in Calabria negli ultimi anni, in una delle regioni sismiche più
pericolose al mondo. Quando la Commissione europea viene a sapere
che i soccorritori di Bertolaso non ci saranno, annulla
l'esercitazione. Una figura pazzesca per l'Italia. A tutt'oggi
nessuno ha mai più valutato se le prefetture, i Comuni, gli
ospedali calabresi siano in grado di gestire l'emergenza dopo una
catastrofe. Niente male per l'uomo che pochi giorni fa è volato ad
Haiti e dalla capitale rasa al suolo dal terremoto ha accusato di
incapacità il governo degli Stati Uniti.

Il viaggio nel mondo infallibile di Guido Bertolaso, fresco
di riconferma, può cominciare proprio da qui
: via Miraglia
10, prefettura di Reggio Calabria. Nel 2008 si celebra
l'anniversario del terremoto del 28 dicembre 1908: 80mila vittime a
Messina e provincia, 15mila a Reggio. Da duecento anni la terra
sullo Stretto trema dopo un secolo di silenzio sismico. Il
dipartimento di Bertolaso dovrebbe per legge verificare la
preparazione di Comuni, Regioni e prefetture, coordinare le
esercitazioni, aiutare gli enti locali a predisporre i piani,
correggere le lacune. Il 27 luglio 2007 il professor Mauro Dolce,
direttore per la Protezione civile dell'Ufficio prevenzione e
mitigazione del rischio sismico, spedisce in Calabria lo 'scenario
di danno', nel caso si ripetesse oggi una catastrofe come quella
del 1908. I dati vengono ricavati dal Sistema informativo per la
gestione dell'emergenza, un archivio che tiene conto della qualità
degli edifici. Il bilancio è terrificante: 325.247 persone
coinvolte dai crolli, 335.699 senzatetto. Un altro calcolo, tenuto
nei cassetti degli uffici di Bertolaso, prevede 112.312
morti.L'anno successivo è il momento delle commemorazioni storiche. Ed è
anche l'occasione per verificare il sistema dei soccorsi: viene
messa in agenda l'esercitazione Ermes 2008. La Commissione europea
sceglie il progetto di Reggio per collaudare su vasta scala
l'integrazione internazionale tra i diversi corpi di protezione
civile. Si fanno riunioni a Bruxelles, si firmano accordi. Il
prefetto, Antonio Musolino, però deve insistere con Bertolaso. E
lui il 6 agosto 2008 gli risponde con una lettera di ghiaccio: «Nel
comunicarti che questo Dipartimento non prenderà parte alle
successive attività organizzative ed operative, non mi resta che
augurarti un proficuo avanzamento dei lavori... previsti dal
progetto, che mi auguro possa avere la giusta rilevanza in ambito
locale», scrive Bertolaso. Ambito locale? E la Commissione europea?
Il capo dipartimento se la prende con il prefetto Musolino «per il
quadro economico progettato dalla tua struttura, che non risulta
modificabile». Questione di soldi. Il capo della Protezione civile
nazionale vuole essere al centro dell'organizzazione.

Il 3 settembre Hervé Martin, capo unità della Commissione europea,
prende atto che senza gli uomini di Bertolaso l'esercitazione non
sarebbe più realistica: «La Commissione comprende la perdita di
tempo risultata dalle negoziazioni senza successo con il
dipartimento di Protezione civile...», scrive Martin. Bruxelles
cancella la partecipazione dei Paesi della Ue. E pure i
finanziamenti. La prova viene rinviata dall'estate a dicembre. Ma
resta limitata alla catena di comando locale. Niente mobilitazione
sul campo dei soccorritori italiani e stranieri. Niente
coinvolgimento dei cittadini, delle scuole, degli ospedali. Nessun
piano di emergenza condiviso.

Nel 2008 Bertolaso lascia scadere anche il protocollo di
prevenzione tra il suo dipartimento e la Regione Abruzzo. E, mentre
nei mesi successivi la terra trema, nessuno ricorda che uno studio
ha inserito la prefettura a L'Aquila tra gli edifici a rischio
sismico. Infatti il 6 aprile 2009 la prefettura crolla,
paralizzando per ore la catena dei soccorsi. Sempre nel 2008 il
commissario delegato per il G8, una delle tante cariche che Romano
Prodi e Silvio Berlusconi affidano a Bertolaso, deve soprattutto
predisporre i cantieri sull'isola della Maddalena. È la grande
abbuffata di soldi pubblici che il 10 febbraio porta in cella con
l'accusa di corruzione quattro uomini della 'banda della
maglietta'.

Oltre all'amico Diego Anemone, gli altri sono: Angelo
Balducci
, 62 anni, nel 2008 coordinatore delle strutture
di missione e poi presidente del Consiglio superiore dei Lavori
pubblici, Fabio De Santis, 47 anni, prima soggetto
attuatore per il G8 e poi provveditore ai Lavori pubblici a
Firenze, e Mauro Della Giovampaola, 44 anni,
ingegnere cresciuto tra le imprese di Diego Anemone, diventato poi
controllore degli appalti di Diego Anemone alla Maddalena e, forse
proprio per l'efficacia dei suoi controlli, nel 2009 confermato
alla presidenza del Consiglio e nominato responsabile delle opere
per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Balducci e De Santis vengono
nominati negli appalti della Protezione civile su proposta di
Bertolaso. Quella di Mauro Della Giovampaola è invece una carriera
tutta di corsa. Quando sull'isola della Maddalena 'L'espresso' gli
chiede al telefono come possa conciliare il suo passato di
sociodella famiglia Anemone con il presente di controllore dei
lavori e delle spese degli Anemone, l'ingegner Della Giovampaola si
appella all'etica professionale. Poi chiama Angelo Balducci e lo
aggiorna della telefonata. I carabinieri del Ros li
registrano.

Nel dicembre 2008 'L'espresso' con uno stratagemma entra nei
cantieri del G8 coperti dal segreto di Stato. È la prima inchiesta
giornalistica sulla rete Bertolaso- Balducci-Anemone. A Roma piove
da giorni. Il Tevere è in piena. La sera di venerdì 12 il capo
della Protezione civile si fa intervistare dalle tv. Sullo sfondo
le luci della capitale si riflettono nel gonfiore del fiume. Alcuni
ponti sono chiusi da ore dopo che i barconi-ristorante si sono
incastrati sotto le arcate. «La grande criticità», dice Bertolaso,
«non è rappresentata dalla piena del Tevere, che passerà nel corso
della notte in maniera controllata, ma da alcuni imbecilli che non
hanno ancorato bene i barconi sul fiume». Il capo della Protezione
civile sa bene che il Tevere, come tutti i fiumi, ha bisogno di
zone di espansione. Servono a rallentare le piene, a evitare che
l'acqua allaghi le città. Una di queste aree di protezione è
all'ingresso di Roma, quartiere Settebagni. Anzi era. Perché quello
è il terreno vincolato a uso agricolo su cui Diego Anemone ha
costruito i nuovi impianti del Salaria sport village, sfruttando le
ordinanze proposte a Berlusconi dall'amico Bertolaso per i mondiali
di nuoto 2009. La palazzina, la piscina olimpionica coperta e la
sala del futuro casinò sono ora sotto sequestro. Ma nel dicembre
2008 i muratori lavorano ancora giorno e notte. Tranne nei giorni
della piena: il cantiere finisce sott'acqua. Bertolaso è socio del
Salaria sport village. È lì quasi ogni settimana a farsi
massaggiare la schiena. È perfino un pubblico ufficiale con obbligo
di denuncia. Il suo amico Diego Anemone sta violando tutte le norme
urbanistiche e paesaggistiche. Italia nostra e il circolo locale
del Pd denunciano da mesi gli abusi.Il vicepresidente del quarto municipio di Roma, Riccardo Corbucci,
31 anni, tra i più impegnati e informati nella battaglia di
quartiere, qualche mese dopo verrà addirittura pedinato e filmato
da due persone in scooter. Un modo per provare a spaventarlo e
fermare i ricorsi al Tar, che invece vanno avanti. Eppure l'attento
Guido nazionale non vede nulla di irregolare tra gli affari dei
suoi amici. Anzi il 30 giugno 2009, sei giorni dopo la conversione
in legge del decreto per l'Abruzzo e per le nuove slot machine,
Bertolaso propone e Berlusconi firma l'ordinanza 3787 della
presidenza del Consiglio. Gli amici sono salvi: gli impianti
privati vanno equiparati a quelli pubblici e gli abusi, se
approvati dal Comune di Roma, diventano legali. Molte strutture,
compresa quella di Anemone, restano sotto sequestro dopo le prime
perquisizioni chieste mesi fa dalla Procura di Roma. Ma almeno le
piscine possono essere usate per gli allenamenti durante i
mondiali. Ci sono gli affitti e i compensi della federazione da
incassare.

Passata la piena del Tevere di fine 2008, il 23 dicembre Bertolaso
sale a Parma per una scossa di terremoto. Il 24 torna a Roma e
incontra Balducci per decidere come rispondere all'inchiesta
giornalistica de 'L'espresso' uscita il giorno prima. «Il dottor
Guido Bertolaso», fa scrivere qualche ora dopo il capo all'ufficio
stampa della Protezione civile, «ha ricevuto dall'ingegner Balducci
una relazione che ribadisce la regolarità delle procedure seguite
ed esclude qualsiasi legame familiare con imprese impegnate nella
realizzazione delle opere». Bertolaso ovviamente non dice di avere
concordato con Balducci una menzogna. È quello che scoprono poco
dopo i carabinieri del Ros quando sentono Balducci spiegare la
soluzione a Diego Anemone e a Fabio De Santis: «Nel corso
dell'incontro tra il Balducci e il Bertolaso è stato concordato di
far predisporre al commercialista Gazzani» una falsa dichiarazione:
dovrebbe scrivere una nota da cui risulti inattiva la Erreti film,
la società che lega negli affari le mogli di Balducci e di Anemone.
Stefano Gazzani, 48 anni, è il commercialista delle due famiglie.
Forse proprio in cambio di questo favore Gazzani viene inserito
nella commissione di collaudo delle opere alla Maddalena. Un
commercialista messo a verificare lavori di ingegneria?

La notizia circola da tempo nei cantieri. Quando per verificarla
'L'espresso' chiede alla Protezione civile l'elenco dei
collaudatori, c'è una sorpresa: il commercialista di Balducci non
compare. La presenza di Gazzani nella commissione di collaudo
emerge soltanto adesso dalle intercettazioni di Mauro Della
Giovampaola. Anche i compensi per i collaudi sono un affare. E in
quell'elenco, tra i tanti nomi, c'è un'altra storia da raccontare.
Quella di Roberto Grappelli. È segretario generale
dell'Autorità di bacino del Tevere quando il 31 marzo 2008 firma il
parere positivo al progetto di Diego Anemone per l'ampliamento
dello Sport Village sul terreno di espansione del fiume. Così,
mentre Claudio Rinaldi, altro amico di Balducci e
commissario delegato per i mondiali di nuoto, dà il via libera ai
lavori nel Salaria sport village, Grappelli cambia vita:
collaudatore per il G8 e presidente della metropolitana di
Roma.

Il casinò è l'ultima frontiera della banda della maglietta. Sport,
massaggi, ristorante, gioco. E tanti ospiti famosi. Come l'amico
Guido Bertolaso. Qualche settimana fa la pratica finisce sul tavolo
di un concessionario di Lottomatica. L'idea è di installare le Vlt,
le macchine mangiasoldi collegate online. «È come connettersi a
Internet, si può vincere fino a mezzo milione », spiega uno dei
rappresentanti contattati da 'L'espresso': «Abbiamo fatto un
sopralluogo con il dottor Travasi, un concessionario di
Lottomatica. Il problema è che in uno spazio sotto sequestro non si
può aprire un casinò. Nemmeno un minicasinò. La legge non lo
consente ». Questo no, almeno per ora.
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:32

Messina continua

di Riccardo Bocca

Colline
sbancate. Edifici in zone a rischio. Persino una chiesa sulla fiumara.
L'edilizia selvaggia non si è fermata. Anche dopo le 31 vittime di
ottobre






Le notizie di jara - Pagina 12 Jpg_2121274



Cantiere in zona Panoramica a Messina. Foto di Enrico di Giacomo

VIDEOINCHIESTA L'edilizia
shock LA
MAPPA
Le
zone del dissesto

L'uomo in giaccone piomba all'improvviso nel cantiere con un gruppo
di manovali e urla: "Via di qui! Basta fotografie! È violazione di
domicilio! Adesso chiamo la polizia!". Cammina avanti e indietro
furente, il cinquantenne che chiamano "titolare". Poi afferra il
cellulare e confabula in siciliano stretto; poi ancora ordina ai
suoi uomini di cacciare gli intrusi: "Cortesemente sbattiamoli
fuori!", strilla un paio di volte. E gli operai stanno per
obbedire, perché i curiosi non sono graditi in questo spicchio dei
monti Peloritani che sovrasta Messina. Nessuno, a quanto pare, ha
il diritto di verificare come su queste colline di sabbia e terra
stia spuntando un'infilata di palazzine che il cartello chiama "Il
grande Olimpo".

Nessuno dovrebbe soffermarsi a osservare la scarpata e il suo
terreno instabile, tanto debole da richiedere sostegni artificiali.
Tantomeno è apprezzato, da queste parti, che si aggiunga un altro
dettaglio: quello del torrente Trapani, che qui accanto smette di
scorrere in superficie e s'infila sotto l'asfalto stradale in un
varco di cemento armato circondato dal pattume. Una bomba d'acqua
che già in passato ha causato esondazioni e un morto, e che fa
ancora più paura guardando le colline sbeccate dalle frane.
"L'alluvione del primo ottobre 2009 non ha insegnato niente",
denuncia il capo del Genio civile messinese Gaetano Sciacca. "Non
contano i 31 morti e sei dispersi di Giampilieri e villaggi
vicini". Non conta neppure che pochi giorni fa, il 14 febbraio,
abbiano dovuto evacuare dal borgo di San Fratello duemila persone
per l'ennesima frana. "Là è successo quello che è successo senza
bisogno di abusi edilizi, mentre qui massacrano la città con
cantieri spericolati.

Poi tutti piangono quando arrivano le disgrazie; tutti giurano di
avere tutelato la nostra provincia, i suoi 257 corsi d'acqua e i
108 comuni a rischio sismico. La verità è che pochissimi stanno
cercando di fermare il disastro. A quattro mesi dall'alluvione le
ruspe continuano a sventrare le colline, la coscienza civile latita
ed è il trionfo assoluto dell'abusivismo ambientale: quello di chi
edifica seguendo le regole umane, ma non quelle imposte dalla
natura". Il risultato è un collasso territoriale. L'agonia di una
Messina dove ogni giorno spuntano nuove gru: "Anche nelle aree più
impensabili, anche dove il buon senso suggerirebbe di evitare",
dice Anna Giordano del Wwf. Per esempio nella zona dell'Annunziata,
un quartiere residenziale della fascia nord cittadina. "Sopra
incombe il Monte Ciccia, 609 metri di una montagna geologicamente
giovane e a rischio dissesti. Sotto c'è una grande fiumara, e come
non bastasse ci costruiscono dentro una chiesa". Un edificio già
enorme anche se è ancora da completare. Un operaio sta riposando
all'ora di pranzo nell'abitacolo della ruspa, ma quando vede il
fotografo spalanca lo sportello: "Qui è tutto a posto, tutto in
regola ", assicura. E avrà anche ragione. Però è impossibile
confermarlo, visto che all'ingresso del cantiere non c'è il
cartello con la descrizione dei lavori e della società chi li sta
svolgendo. "Noi cittadini", spiega un militare che abita in zona,
"partiamo da concetti semplici: ci chiediamo perché collochino una
struttura imponente in corrispondenza di una fiumara, peraltro già
affiancata da una palazzina. Non capiamo perché si arrivi a un
simile azzardo, insomma. E soprattutto, ci domandiamo chi abbia
reso edificabili posti simili".








Certo è singolare che dopo il disastro di Giampilieri, e dopo la
recente morte di due bambine per il cedimento di una palazzina a
Favara, nell'agrigentino, si costruisca un luogo di culto in
un'area tanto delicata. Anche perché, una cinquantina di metri più
a sud della chiesa, tra massi sgretolati e misera vegetazione
spunta un tubo nero che, a detta dei residenti, dovrebbe contenere
il torrente Annunziata quando s'ingrossa. In teoria: perché in
pratica il tubo ha due sezioni scollegate, e potrebbe non bastare
in caso di emergenza. Il che riporta alla questione centrale: ha
senso tutto questo?, chiediamo al presidente dell'Associazione
costruttori messinesi Carlo Borella. È una situazione accettabile,
nel 2010, per una città con 247 mila abitanti? "La nostra
edilizia", risponde Borella, anche titolare dell'impresa di
costruzioni De.mo.ter, "è conseguenza di un Piano regolatore
approvato tanti anni fa. Inutile discolparsi o negare gli eccessi
di qualche imprenditore.L'aggressione alle colline messinesi c'è e fa paura, anche perché
non si è trovata un'alternativa valida". Detto questo, assicura
Borella, è arrivata l'ora di cambiare atteggiamento: "Da una parte
controllando con più scrupolo la qualità dei progetti, dall'altra
confrontandosi attorno a un tavolo con gli ambientalisti". Quanto
alla chiesa della fiumara, il presidente sostiene di non saperne
niente ("Ma mi informerò", assicura). E nemmeno accenna ai pensieri
che gli sta provocando Maurizio Marchetta, ex vicepresidente del
Consiglio comunale di Barcellona, secondo cui Borella avrebbe
"costituito un gruppo di imprenditori che fanno parte del Consiglio
direttivo e stabiliscono preventivamente, a tavolino, a chi fare
aggiudicare gli appalti in provincia e fuori". Frasi che altrove
farebbero scalpore, mentre a Messina scivolano tra le infinite
contraddizioni. Per dire: quando l'8 gennaio il capo del Genio
civile Sciacca ha invocato la sospensione immediata del Piano
regolatore (spiegando che "durante queste ultime settimane, in
barba a qualunque motivazione etica dopo il disastro del primo
ottobre, ci sono pervenute nuove richieste di pareri e
autorizzazioni relativamente a imponenti complessi edilizi"), il
presidente dell'Ordine degli architetti Gaetano Montalto (che è
anche presidente della Commissione edilizia) ha risposto invitando
a risparmiarsi "crisi di panico e patetici buonismi
ambientalistici".

Eppure è facile vedere quanto stia soffrendo Messina. Basta leggere
cosa scrive il capo del Genio civile in un documento inviato il 14
dicembre al sindaco Giuseppe Buzzanca. Un testo dove si parla del
quartiere San Lìcandro e dei lavori per un complesso residenziale
con quattro corpi di fabbrica da sette piani ciascuno. Palazzi che
potrebbero "modificare sensibilmente le attuali condizioni del
territorio e determinare di riflesso effetti negativi sull'intera
area oggetto d'intervento", dice Sciacca. Non solo: nella sua nota
specifica che "i drammatici eventi alluvionali di ottobre hanno
mostrato come una dissennata attività edificatoria a ridosso delle
zone collinari possa produrre effetti devastanti sul territorio
".

Appunto per questo, ammonisce, è fondamentale che al business si
anteponga "la pubblica incolumità". Parole che, per il momento,
bloccheranno il cantiere. Ma è una piccola vittoria in una guerra
infinita. "Fate un giro al quartiere Montepiselli", suggerisce un
operaio con trent'anni di esperienza, "guardate come le ruspe
aggrediscono la collina". Ed è un buon consiglio, perché il
tragitto stesso per Montepiselli è istruttivo. La strada che sale
dalla centrale via Principe Umberto è parzialmente franata. E così
pure il fianco del monte, dove un'imbragatura penzola fin quasi a
terra. Sull'altro versante del colle, poi, la strada porta a una
curva dove l'asfalto sta cedendo sul ciglio a strapiombo. "Colpa
della terra rimossa per costruire le case a valle", sostengono gli
ambientalisti. Gli stessi che fanno strada, in cima alla collina,
fino al complesso Aralia: un elegante blocco di palazzine in via di
rifinitura voluto dal costruttore Vincenzo Pergolizzi, il titolare
della società E.P. srl arrestato nel 1999 con l'accusa di concorso
in associazione mafiosa, assolto nel 2008 e uscito con la
prescrizione dall'ipotesi di favoreggiamento della latitanza di due
boss. Colpisce, in questo insieme di cemento e palerie di rinforzo,
come il fianco della collina sia prossimo agli appartamenti. E
ancor più impressiona, al di là delle autorizzazioni chieste e
concesse, la scarpata di fronte, dove il terreno è puntellato ma
l'acqua piovana continua a scivolare fino a un muretto
crepato.

Quanto basta, spiegano gli ambientalisti, per mostrare la fragilità
del luogo e l'inopportunità di costruirci massicciamente sopra. Ma
il discorso Aralia non termina qui, perché c'è ancora da ascoltare
il resoconto fatto da più giornalisti del loro dialogo con Enrico
Ricevuto, legale del costruttore Pergolizzi. "Stavamo parlando di
questi sbancamenti e della loro sicurezza", racconta uno dei
presenti. "Al che l'avvocato, per sottolineare la bontà dei lavori,
ha detto che la relazione sul terreno è stata sottoscritta anche
dal geologo Sergio Dolfin, e che i palazzi sono talmente sicuri che
Dolfin stesso ha acquistato un appartamento per il figlio".
Riassumendo: il geologo Dolfin, già membro della Commissione per la
verifica delle valutazione d'incidenza, avrebbe firmato il via
libera allo sbancamento della collina, comprando poi un
appartamento nel complesso di Montepiselli. Non solo: in
un'intercettazione della Procura Sergio Dolfin, parlando con l'ex
assessore all'Urbanistica Antonio Catalioto, ha definito
l'ambientalista Giordano "una testa di cazzo", mentre il suo
interlocutore prevede che la signora "continuerà a rompere le
palle...". E il perché è evidente: "Nel 2009 il Wwf si è battuto
per fermare il Piano regolatore, ma ha anche presentato quattro
denunce specifiche per anomalie edilizie", spiega il legale Aurora
Notarianni. "Un lavoro finito prima nel registro degli atti che non
costituiscono notizie di reato, e poi all'attenzione del
procuratore capo Guido Lo Forte". Cosa significhi, in concreto, non
si può sapere. Lo Forte non rilascia dichiarazioni ufficiali, nel
suo ufficio. Ragiona però sul dopo alluvione ponendo una domanda
fondamentale: "Come mai, da più parti, dicono che la popolazione
messinese diminuisce mentre gli appartamenti aumentano?".Un'ipotesi, in corso di verifica, è che la malavita organizzata
finanzi indirettamente le costruzioni, acquistandole poi con
prestanome per riciclare il denaro sporco. Un sistema mai
contrastato con troppa determinazione, secondo la Procura, e quindi
impermeabile a qualsiasi alluvione. "Chi ha investito deve comunque
guadagnare ", ironizza l'avvocato Notarjanni. E l'assessore in
carica all'Urbanistica, Giuseppe Corvaja, conferma quanto sia
complicato opporsi: "Non si tratta semplicemente di legalità o
illegalità: se il piano regolatore permette di costruire in zone
pericolose, gli imprenditori lo fanno e basta. Provassimo a
bloccare i cantieri, verrebbero chiesti al Comune risarcimenti
sontuosi".

Dopodiché tutto è possibile, a Messina. Anche che sopra la strada
Panoramica, a due passi dal mare, si salga per una viuzza qualsiasi
e si spalanchi un groviglio di ruspe e cemento, mattoni e palazzi
che crescono dietro al cartello "Victoria Park, costruendi
appartamenti signorili con ampie verande e cantine". Il tutto a
cura della ditta Co.Gest.Ir srl, che offre metrature da 50 a 200
metri quadri con tanto di box auto. Un complesso che sicuramente ha
tutte le carte in regola, tutte le autorizzazioni a posto e tutte
le cautele prese. Ma nasce in un ambiente che si commenta da solo,
con una centrale elettrica della Terna vicina, la solita fiumara
sotto l'asfalto e il terreno intorno che Giordano classifica come
"la nota sabbia e ghiaia di Messina, adatta alle fondamenta di un
edificio ma meno per i pendii, spesso instabili e propensi alle
frane". Un discorso valido, a grandi linee, anche per altre zone
della Messina post alluvione. A partire da quella di Conca d'Oro,
vicino al quartiere Annunziata, dove sono in corso i lavori per
completare le 29 aule delle scuole superiori. Una struttura,
spiegano gli operai, che per un decennio è andata avanti a
singhiozzo e adesso vedrà la luce. Finalmente, dicono i residenti;
che sono soddisfatti ma non nascondono qualche preoccupazione.
Dietro gli edifici gialli e amaranto della scuola, infatti, c'è una
collina che verrà messa in sicurezza con un muro e adeguate
palificazioni (garantiscono sempre gli operai). Ma ancora più in
alto c'è un condominio, la cui cinta di protezione ha una crepa che
non piace. "Sarà abbastanza sicura la scuola?", si chiedono i
residenti. "O dovremo vivere con l'ansia per i nostri figli?".
Perché la risposta sia rassicurante, e inauguri nel messinese una
stagione di edilizia più ragionevole e ragionata, il vicesindaco
Giovanni Ardizzone (Udc) sta battendosi per applicare il cosiddetto
Piano territoriale paesaggistico, che la Soprintendenza ai beni
culturali ha trasmesso il 23 dicembre. Da parte sua, il sindaco
Giuseppe Buzzanca ha annunciato l'avvio dell'iter per il nuovo
piano regolatore, che dovrebbe scattare dopo un anno di
consultazioni. "Comunque vada a finire", riconosce Ardizzone, "i
politici consegneranno alle prossime generazioni una città
devastata".

Un pensiero che torna quando, in una giornata di pioggia gelida, i
vigili del fuoco danno il via libera per visitare il centro di
Giampilieri. Qui a ottobre sono morte 19 persone, e qui oggi tra
cumuli di macerie e stoviglie, giocattoli abbandonati e camere da
letto sepolte dalla frana, un soccorritore racconta come
recuperarono le salme una dopo l'altra, coprendole con i teli su
barelle improvvisate: "Ricordo il panico dei sopravvissuti, il
terrore di riconoscere sotto ai lenzuoli familiari o amici", dice.
"Un dolore che i messinesi non vorrebbero vivere nella loro città,
ma che lo scempio edilizio potrebbe imporci al prossimo temporale".
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:34

(ANSA) - TRENTO, 20 FEB - Uno sciatore e' morto stamani in
Trentino, travolto da una valanga, sciando fuoripista a circa
2.000 m di quota con altre due persone.

I tre erano sulla Paganella, nella zona Dosso Larici,
tra due piste battute. Sono stati altri sciatori a vederli e a
chiamare i soccorsi. Si sono precipitati sul posto un
rianimatore, cani da valanga e il Soccorso alpino di Fai della
Paganella. Due dei dispersi sono stati estratti vivi, mentre il
terzo era privo di vita. Il pericolo di valanghe resta marcato.
(ANSA).
Torna in alto Andare in basso
vergot
Tenente colonnello con funzioni di colonnello
Tenente colonnello con funzioni di colonnello
vergot


Numero di messaggi : 2555
Encomi : 30028
Data d'iscrizione : 20.12.09
Località : Buttrio ( Udine )

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 13:59

Un vero disastro...
Sono uno Sci alpinista anch'io ( Sono un montanaro originario di Mezzana / Marilleva in Trentino ora emigrato in Friuli per lavoro ) però negli ultimi 2 anni ho dovuto calare drasticamente le uscite per il continuo pericolo di valanghe dovuto alle continue e abbondanti nevicate...
Per chi come me fa questo sport: Evitate le imprudenze e andate solo quando ci sono condizioni ottimali...


Ciao
Nicola
Torna in alto Andare in basso
paolino242
Caporale scelto
Caporale scelto
avatar


Numero di messaggi : 169
Encomi : 1440
Data d'iscrizione : 01.09.09

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 14:20

Io sono di trento città.Un saluto a tutti i Trentini
Torna in alto Andare in basso
vergot
Tenente colonnello con funzioni di colonnello
Tenente colonnello con funzioni di colonnello
vergot


Numero di messaggi : 2555
Encomi : 30028
Data d'iscrizione : 20.12.09
Località : Buttrio ( Udine )

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 20 Feb 2010 - 14:29

Mi sa che nell'esercito sono nascosti molti trentini...

Ciao
Nicola
Torna in alto Andare in basso
jaramillo
Primo capitano
Primo capitano
jaramillo


Numero di messaggi : 1238
Encomi : 7177
Data d'iscrizione : 01.09.09
Età : 51
Località : cittadino del mondo

Le notizie di jara - Pagina 12 Empty
MessaggioTitolo: Re: Le notizie di jara   Le notizie di jara - Pagina 12 Icon_minitimeSab 27 Feb 2010 - 17:28

io non mi sono mai nascosto, lo sanno tutti che son trentino doc....... Le notizie di jara - Pagina 12 4983
te lo dissi pure l'altra volta.........