| | Pitture del nostro esercito | |
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Autore | Messaggio |
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francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 27 Nov 2014 - 13:48 | |
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| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Gio 27 Nov 2014 - 14:57 | |
| ...Sisley Inondazione a Port Marly" /> | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Ven 28 Nov 2014 - 9:41 | |
| Impressionismo
Frédéric Bazille (1841-1870)Proveniente da una agiata famiglia protestante, Jean Frédéric Bazille nasce a Montpellier nel 1841. Si reca a Parigi per studiare medicina, facoltà che abbandona presto per dedicarsi, senza il consenso dei genitori, alla pittura, influenzato dall'opera di Eugène Delacroix. Nel 1862 viene in contatto con Monet, Renoir Sisley e ello studio del pittore Charles Gleyre, di cui frequenta i corsi di pittura. Le stanze dello studio di Bazille, situato alle Batignolles, diventano ben presto punto di incontro per questi artisti. Il loro sodalizio, poi sfociato nel grande movimento impressionaista, viene chiamato appunto "Scuola delle Batignolles".Matura il proprio stile durante i soggiorni annuali presso la villa di famiglia a Meric, sulle rive del Lez. Qui dipinge La robe Rose nel 1864, frutto della volontà di conciliare le tesi impressioniste con le regole della pittura classica. Nello stesso luogo, qualche anno più tardi, dipinge anche La vue de village: Castelnau. Quest'opera presenta una struttura molto simile a La robe Rose. La sua maggiore conquista a livello artistico sta nella fusione della figura umana con il paesaggio in un'unica immagine.I programmi per la prima mostra impressionista indipendente vengono interrotti dallo scoppio della guerra franco-prussiana nel 1870-1871. Bazille si arruola volontario in un reggimento di Zuavi, nonostante gli amici pittori tentino di dissuaderlo. Poco tempo dopo, durante la sua prima battaglia al fronte a Beaune-la-Rolande, viene ucciso a soli 29 anni. Nella sua vita ha stretto amicizie con i migliori artisti del tempo, i quali divennero i più celebri del movimento impressionista, compresi Monet, Manet, Renoir, Sisley e Berthe Morisot Fonte:Wikipedia ..................................................
L'atelier di Bazille Nato da una famiglia di notabili, originari di Montpellier, Bazille s'installa a Parigi nel 1862 per seguire studi di medicina prima di dedicarsi completamente alla pittura. Presso la bottega di Charles Gleyre, Bazille stringe amicizia con Monet, Renoir e Sisley che, come lui, ammirano Manet. L'atelier di Bazille lascia intravedere i rapporti e l'intimità che uniscono questi artisti precursori. La scena è ambientata nella bottega di rue de La Condamine che Bazille condivide con Renoir dal 1 gennaio 1868 al 15 maggio 1870. Al centro si trova Bazille, con la tavolozza in mano. Tuttavia, come quest'ultimo scrive in una lettera al padre: "Manet ha dipinto la mia persona".Nella figura alta e slanciata del giovane uomo è riconoscibile, infatti, lo stile vigoroso del padre dell'impressionismo. Manet, che per l'appunto indossa un cappello, osserva la tela appoggiata sul cavalletto. A destra, Edmond Maître, amico di Bazille, siede al pianoforte. Sopra di lui, una natura morta di Monet sta a ricordare che Bazille aiutava finanziariamente quest'ultimo acquistando alcune sue tele. I tre personaggi situati sulla sinistra del quadro sono di più difficile identificazione. Forse, potrebbe trattarsi di Monet, di Renoir o di Zacharie Astruc...Alcuni quadri di Bazille, che non furono ammessi al Salon come La toletta (Montpellier, museo Fabre) sopra il divano e Il pescatore con giacchio (Zurigo, Fondation Rau) a sinistra, in alto, o ancora verosimilmente un "paesaggio con due personaggi" di Renoir rifiutato dal Salon del 1866 (la grande tela con cornice, posta a destra della finestra), circondano Manet e i suoi ammiratori. Con questa precisa scelta Bazille critica apertamente l'accademia ed esprime la sua concezione dell'arte. Alcuni mesi dopo, la morte di Bazille nel corso degli scontri della guerra franco-prussiana, faceva di quest'opera il commovente testamento dell'artista. Frédéric Bazille (1841-1870), Edouard Manet (1832-1883)" /> fonte: Musée d'Orsay
[img][/img]
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| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Ven 28 Nov 2014 - 10:19 | |
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| | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Ven 28 Nov 2014 - 10:57 | |
| Molto bello Sisley,caro Francesco, e bella persona anche, mi piace.
Quello che forse a quanto pare, gli è mancato per essere "riconosciuto"come "Sisley,è quello che dipinge così" è stato -come giustamente secondo me, è riporti nel tuo pezzo-, il tratto distintivo, quello che che rende immediatamente identificabile un artista. Era probabilmente, talmente fedele alla forma impressionista, che non ha saputo dare, o anzi, forse non ha voluto, infondere alla pennellata il suo prorpio carattere. Quello che in gergo nel nostro quotidiano definiamo lo "Specimen di firma". Perchè purtroppo la gente quando compra, vuole sempre avere un qualcosa che sia subito, immediatamente, classificabile e quantificabile: vuole esibire un valore. E' brutto da dire, ma è così: " è un Manet, allora vale moltissimo", fine della storia. E' il mercato, e il mercato siamo noi.
Ecco qui l'estratto del tuo pezzo (sul quale ci sarebbe da piangere se ne fossimo capaci):
[....] Che poi i suoi compagni d'avventura rivedono e correggono ciascuno con la propria impronta rispetto allo stile iniziale, cui invece Sisley rimarrà sostanzialmente fedele. Forse nasce da qui, da una pittura sia pure impeccabile e forte di una efficace regia compositiva, il suo non pieno successo, soprattutto se paragonato al culto che per tutto il Novecento fino ad ora si è avuto per Monet e Renoir.
Ciao a tutti, torno a lavorare, cavolo cheppalle! | |
| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Ven 28 Nov 2014 - 12:47 | |
| - Manerbio ha scritto:
- Molto bello Sisley,caro Francesco, e bella persona anche, mi piace.
Quello che forse a quanto pare, gli è mancato per essere "riconosciuto"come "Sisley,è quello che dipinge così" è stato -come giustamente secondo me, è riporti nel tuo pezzo-, il tratto distintivo, quello che che rende immediatamente identificabile un artista. Era probabilmente, talmente fedele alla forma impressionista, che non ha saputo dare, o anzi, forse non ha voluto, infondere alla pennellata il suo prorpio carattere. Quello che in gergo nel nostro quotidiano definiamo lo "Specimen di firma". Perchè purtroppo la gente quando compra, vuole sempre avere un qualcosa che sia subito, immediatamente, classificabile e quantificabile: vuole esibire un valore. E' brutto da dire, ma è così: " è un Manet, allora vale moltissimo", fine della storia. E' il mercato, e il mercato siamo noi.
Ecco qui l'estratto del tuo pezzo (sul quale ci sarebbe da piangere se ne fossimo capaci):
[....] Che poi i suoi compagni d'avventura rivedono e correggono ciascuno con la propria impronta rispetto allo stile iniziale, cui invece Sisley rimarrà sostanzialmente fedele. Forse nasce da qui, da una pittura sia pure impeccabile e forte di una efficace regia compositiva, il suo non pieno successo, soprattutto se paragonato al culto che per tutto il Novecento fino ad ora si è avuto per Monet e Renoir.
Ciao a tutti, torno a lavorare, cavolo cheppalle!
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Risposta di Francesco (scrivo il mio nome perchè il blog mi da qualche problema)
Grazie, non sai quanto sia utile, per me in primo luogo, leggere le tue puntualizzazioni.
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| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Ven 28 Nov 2014 - 13:14 | |
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| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Lun 1 Dic 2014 - 11:23 | |
| Matisse e la modella
Il pittore e scultore francese Henri Matisse ritrae la modella Henriette nel suo atelier a Nizza, in una foto del 1927.
Matisse nacque a Le Cateau-Cambrésis il 31 dicembre del 1869 e morì a Nizza, a 84 anni, il 3 novembre del 1954, 60 anni fa. (STAFF/AFP/Getty Images) [img] [/img] | |
| | | Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Lun 1 Dic 2014 - 22:29 | |
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| | | francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito Mar 2 Dic 2014 - 9:42 | |
| - Manerbio ha scritto:
- francesco1017 ha scritto:
- ...........Bazille
La toilette
" />
Il vestito rosa " />
Strada di paese
" />
Aigues Mortes (Camargue)
" />
Studio di Rue Visconti
" />
Bazille ritratto da Renoir
è un dipinto a olio su tela (106x74 cm) realizzato nel 1867 dal pittore francese Pierre-Auguste Renoir. È conservato nel Museo Fabre a Montpellier. Renoir, un anno prima di realizzare questa tela, aveva avuto delle serie difficoltà economiche e per questo un suo amico, Frédéric Bazille, lo aveva aiutato e ospitato. Bazille è ritratto mentre lavora al suo Airone; sullo sfondo si intravedono alcuni quadri di Monet, ospite pure lui di Bazille.
Fonte: Wikipedia
" /> Aaaah bellissimmi questi Bazille Francesco; uno spettacolo!
E se togliamo il ritratto a Bazille di Renoir, e la Toilette, non ti pare che questi lavori potrebbero benissimo, essere opera di un perfetto macchiaiolo ? Stupendi. Ciao carissimo. Ciao, caro manerbio, ogni tanto ti penso "incasinato".... tieni duro che gennaio arriva veloce...... Che bello rivederli con la tua citazione...si osservazione acuta. Riprendo "Sulle colline di Settignano" di Signorini per un confronto con "Il vestito rosa".,Il dipinto di Signorini è penalizzato da una "immagine" che gli fa davvero torto, lo avevo già notato. Ma non ho trovato di meglio.... è un invito nel caso scovassi e qualche amico scovasse qualcosa di meglio . " /> | |
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| Titolo: Re: Pitture del nostro esercito | |
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