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"Il trucco è mettere in chiaro la differenza tra ciò che voi volete che accada e quello che sapete che accadrà."
"Il generale veramente eccellente è colui che cerca la vittoria prima della battaglia: non è bravo colui che cerca il combattimento prima della vittoria. Così un esercito vittorioso è tale prima ancora di combattere, mentre un esercito destinato alla sconfitta si batte senza speranza di vittoria."
nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Dom 23 Nov 2014 - 15:59
nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Dom 23 Nov 2014 - 16:39
Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 13:44
nysedow ha scritto:
Buon giorno Generale, siamo sempre lì, tutto sempre uguale, correi senza vergogna...
Massimo Fini Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2013
[....] E' che noi italiani abbiamo perso ogni vitalità. Siamo un popolo di vecchi. L'età media dei tunisini è di 32 anni, la nostra è di 44,5. Siamo sudditi e ci facciamo trattare da sudditi perchè ci comportiamo da sudditi. Subiamo tutto. La rivolta la facciamo solo a chiacchiera, nei bar: «Sono qui. Attendo solo un segnale». Ma va là.
Altro che Parco Gezi. Noi dovremmo tenere sotto assedio permanente il Parlamento e tampinare questi topi di chiavica in strada, per fargli sentire il nostro disgusto e il nostro disprezzo (senza toccarli, per carità, una sacrosanta sventola a Capezzone è un reato più grave dell'aver corrotto un paio di giudici e di testimoni per aggiustarsi le sentenze). E invece stiamo a guardarli in Tv, questi mascheroni, intervistati da giornalisti compiacenti e complici, in programmi manovrati da conduttori paraculi, di sinistra e di destra, il cui principale obiettivo è mantenere quelle decennali rendite di posizione che si sono accaparrati in un sistema in cui stanno incistati, come topi nel formaggio. E se per caso, per sfinimento, ti cade il telecomando, lei subito strilla: «Non l'avrai mica rotto!». C'è ben altro da rompere, in Italia.
Massimo Fini
Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2013
nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 14:48
Manerbio ha scritto:
nysedow ha scritto:
Buon giorno Generale, siamo sempre lì, tutto sempre uguale, correi senza vergogna...
Massimo Fini Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2013
[....] E' che noi italiani abbiamo perso ogni vitalità. Siamo un popolo di vecchi. L'età media dei tunisini è di 32 anni, la nostra è di 44,5. Siamo sudditi e ci facciamo trattare da sudditi perchè ci comportiamo da sudditi. Subiamo tutto. La rivolta la facciamo solo a chiacchiera, nei bar: «Sono qui. Attendo solo un segnale». Ma va là.
Altro che Parco Gezi. Noi dovremmo tenere sotto assedio permanente il Parlamento e tampinare questi topi di chiavica in strada, per fargli sentire il nostro disgusto e il nostro disprezzo (senza toccarli, per carità, una sacrosanta sventola a Capezzone è un reato più grave dell'aver corrotto un paio di giudici e di testimoni per aggiustarsi le sentenze). E invece stiamo a guardarli in Tv, questi mascheroni, intervistati da giornalisti compiacenti e complici, in programmi manovrati da conduttori paraculi, di sinistra e di destra, il cui principale obiettivo è mantenere quelle decennali rendite di posizione che si sono accaparrati in un sistema in cui stanno incistati, come topi nel formaggio. E se per caso, per sfinimento, ti cade il telecomando, lei subito strilla: «Non l'avrai mica rotto!». C'è ben altro da rompere, in Italia.
Massimo Fini
Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2013
Sintetico ma efficace.
nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17619 Encomi : 230667 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 14:52
DARWIN PUBBLICA 'LE ORIGINI DELLE SPECIE'
Citazione :
In Inghilterra si pubblica 'Le origini delle specie', rivoluzionaria opera scientifica del naturalista britannico Charles Darwin.
Darwin sosteneva che gli organismi si evolvono gradualmente attraverso il processo della 'selezione naturale', in cui gli organismi recanti variazioni genetiche tali da renderli più adatti al proprio ambiente tendono a riprodursi più efficacemente degli organismi della stessa specie mancanti di tali mutazioni, con conseguenze per la costituzione genetica generale delle specie.
Darwin raccolse la maggior parte delle prove della sua teoria durante una spedizione scientifica durata cinque anni. Nelle isole Galapagos e la Nuova Zelanda, Darwin acquisì una conoscenza ravvicinata della flora, fauna e geologia di molti paesi.
Le 'Origini delle specie', prima opera significativa sulla teoria evoluzionista, fu accolta con grande interesse dal mondo scientifico ma fu contrastata dalle autorità religiose perché in contraddizione con il resoconto biblico della creazione.
Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 14:58
El povero Darwin dovette chiiudere la sua opera in fretta e furia, poichè dopo che ci stava lavorando sopra da una decina d'anni, un suo collega che aveva interpellato gli stava soffiando la pubblicazione! S'è salvalto per il rotto della cuffia, altrimenti oggi avremmo un altro "Darwin" al posto suo... I
colleghi...
Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 15:04
30/08/2006 Wallace, l’uomo che gettò nel panico Darwin
Ritratto di Alfred Wallace
Federico Focher dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia pubblica la prima monografia in italiano dedicata al naturalista vittoriano che elaborò, indipendentemente dal più celebre ‘collega’, l’idea dell’evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale
Alfred Russel Wallace, naturalista vittoriano (1823-1913), è un nome ancora pressoché sconosciuto al grande pubblico, almeno nel nostro Paese. Eppure, vanta un primato straordinario: essere stato ‘l’altro uomo’ che scoprì la selezione naturale; ovverosia, colui che nel 1858 (un anno prima della pubblicazione dell’Origine delle specie!) gettò letteralmente nel panico Charles Darwin con un manoscritto nel quale sosteneva con sorprendente chiarezza e concisione l’idea, maturata indipendentemente dal ‘collega’, della trasmutazione delle specie attraverso la selezione naturale. L’uomo che gettò nel panico Darwin (Bollati Boringhieri) è proprio il titolo del libro di Federico Focher – ricercatore presso l’Istituto di Genetica Molecolare (Igm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia – che per la prima volta raccoglie compiutamente in italiano gli scritti autobiografici, naturalistici, antropologici e sociali di Wallace. Un testo rivolto non solo e non tanto agli storici della scienza ma, più in generale, agli appassionati di letteratura scientifica e naturalistica.
“Darwin ricevette il saggio di Wallace il 18 giugno 1858”, spiega Focher. “E capì subito che in quel manoscritto era esposta una teoria identica alla sua nel nucleo essenziale delle proprie idee, considerando i punti non perfettamente consonanti nulla più che sfumature di secondaria importanza. Il fatto sostanziale era che stava per perdere la priorità dell’idea sulla quale lavorava da vent’anni!”. In preda allo smarrimento, Darwin comunque “spedì subito il manoscritto al geologo e suo amico Charles Lyell, dal quale era stato già più volte esortato a pubblicare la sua teoria sulla selezione naturale prima che qualcun altro potesse precederlo”. La soluzione adottata, onestamente, fu quella di presentare in un’opera congiunta alcuni inediti di entrambi gli studiosi, il 1° luglio. “E’ opportuno però sottolineare che la selezione naturale venne intuita da Darwin intorno al 1838, vent’anni prima di Wallace, che infatti attribuì sempre il merito maggiore all’autore dell’Origine delle specie, uscito l’anno successivo”, precisa Focher.
Al di là della vicenda, il libro rende in modo vivo e coinvolgente proprio il clima di una attività scientifica cavalleresca, eclettica (Wallace spaziò dall’entomologia all’antropologia, geologia, glaciologia, agronomia, etc.) e appassionante. Alla teoria, unì una pratica naturalistica avventurosa, fatta di ricerche condotte in ambienti ‘estremi’ e drammatici naufragi, segnata da eventi curiosi come l’‘adozione’ di un cucciolo di orango e la ‘caccia’ agli scarafaggi necessari per nutrire due pappagalli portati in Inghilterra dal Sudamerica. Un personaggio segnato da molte intuizioni ma anche ingenuità: fu un ‘ecologista’ ante litteram, un passionale socialista, un convinto spiritista, secondo il quale – aspetto che rende la sua ricerca ancor più interessante, considerato come l’evoluzionismo ancora accenda roventi polemiche culturali e confessionali – “l’evoluzione umana si inseriva in una concezione finalistica, volta alla creazione da parte di un Essere Superiore di una futura razza umana ‘perfetta’. Una visione anacronistica che finì per trascinare nell’oblio la sua opera e la sua grande personalità”, osserva Focher. Ma Wallace fu anche un uomo dotato di una
coerenza e di un coraggio da eroe avventuroso, che il libro mette in grande rilievo: “Appartenente ad un’epoca e a un immaginario la cui scomparsa, probabilmente, incide nello scarso interesse dei giovani di oggi verso gli studi scientifici”, conclude l’autore.
Roma, 30 agosto 2006
francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 15:49
Henri de Toulouse-Lautrec fonte: http://www.ilpost.it/2014/11/24/henri-de-toulouse-lautrec/
In questo giorno del 1864 nasceva uno dei pittori francesi più famosi di tutti i tempi, in Francia e nel mondo, pur avendo vissuto solo 37 anni.
Henri de Toulouse-Lautrec, uno dei più famosi pittori di tutti i tempi, era nato esattamente 150 anni fa: la sua fama è legata in generale al suo ruolo e alla sua presenza nel più noto movimento pittorico francese, l’Impressionismo, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento (anche se il periodo più creativo e importante del suo lavoro è inserito nell’epoca ulteriormente innovativa del post-impressionismo).
Toulouse-Lautrec lavorò quasi sempre a Parigi e molte delle sue opere più famose sono legate alla raffigurazione, spesso a scopo promozionale, delle scene dei locali del quartiere di Montmartre del tempo.
Henri de Toulouse-Lautrec era nato il 24 novembre 1864 ad Albi, nella regione francese dei Pirenei, in un’antica famiglia nobile francese. Sin da giovane si era interessato alla pittura, allontanandosi sempre di più dall’ambiente aristocratico e conservatore in cui viveva, probabilmente anche a causa dei problemi di salute e alle malattie genetiche di cui soffriva legate ai rapporti tra consanguinei, frequenti nella sua famiglia. Fu in parte la sua condizione che lo portò a interessarsi alle persone ai margini della società e a rappresentare la figura umana con tratti nervosi e tormentati.
Si trasferì a Parigi, con la madre, nel 1872 e iniziò a frequentare il Lycée Fontanes, dove conobbe Maurice Joyant, che divenne presto uno dei suoi amici più fidati. Fu proprio Joyant a diventare uno dei più importanti sostenitori dell’opera di Lautrec, diventando negli anni seguenti il curatore della sua eredità e un attento biografo dell’amico.
Negli anni seguenti Henri de Toulouse-Lautrec ebbe diversi altri problemi di salute. Cadde rovinosamente sul pavimento male incerato della casa dove era nato ad Albi, e in cui faceva talvolta ritorno. Si ruppe il femore sinistro e qualche mese dopo si ruppe anche l’altra gamba. Le fratture che si era procurato non guarirono mai del tutto: era affetto da picnodisostosi, una malattia genetica che causa seri problema alle ossa e al loro sviluppo (la malattia sarebbe poi diventata nota come sindrome di Toulouse-Lautrec). La condizione fisica di Lautrec fu tra le cause che lo portarono ad appassionarsi sempre di più di arte, avendo precluse molte delle altre attività, sociali e sportive, che di solito erano praticate dalla persone della sua stessa estrazione sociale.
In poco tempo Henri de Toulouse-Lautrec divenne uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi: gli furono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli dei café-concert – cioè i locali dove si poteva bere qualcosa e assistere a un concerto e altre performance – oltre che illustrazioni di importanti riviste dell’epoca, come quella satirica Le Rire.
Toulouse-Lautrec contribuì a rendere popolare il linguaggio delle avanguardie di fine Ottocento facendolo conoscere al grande pubblico con poster, stampe, litografie e illustrazioni, e rappresentò anche un ponte di collegamento tra la buona società dell’epoca e la vita bohémien di ballerine, scrittori, intellettuali, cantanti, e anche prostitute che affollavano i locali di Montmartre.
I suoi disegni – stilisticamente ispirati alle stampe giapponesi ukiyo-e del periodo Edo (tra il XVII e il XX secolo) – raccontano molti aspetti della vita parigina: la politica, i movimenti culturali, i divertimenti dei ceti popolari e la nascita di forme di intrattenimento come i café-concert e i cabaret. Henri de Toulouse-Lautrec morì a soli 37 anni – per tutta la vita dopo i dieci anni aveva sofferto di una malattia alle ossa che lo aveva tenuto sotto un’altezza di un metro e 52 – per le conseguenze dell’alcolismo e della sifilide.
Manerbio Maresciallo ordinario
Numero di messaggi : 303 Encomi : 3808 Data d'iscrizione : 20.06.14
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 16:16
Ciao Francesco, L'aristocrazia è sempre stata di una ottusità devastante, in ogni parte del mondo. Le unioni tra consanguinei, la soppressione dei rami cadetti, le figlie espulse tramite monachesimo, aventi il solo scopo di mantenere, e non disperdere il capitale (arraffato), sono state sempre causa di innumerevoli ed indicibili soprusi familiari. Figurarsi quale remora potevano mai avere per la "gente" il "popolino". E già il diminutivo dice tutto.
Ma oggi, eliminata l'aristocrazia; la non curanza, la distanza tra "potenti"e "plebe" non è cambiata. Corti e cortigiani prosperano sempre. Sempre lì, ancora... Onore a Lautrec, che toccato il male, non ha dato suoi contributi.
francesco1017 Maresciallo capo
Numero di messaggi : 956 Encomi : 11582 Data d'iscrizione : 04.07.14 Età : 77 Località : Milano
Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia. Lun 24 Nov 2014 - 16:23
Manerbio ha scritto:
Ciao Francesco, L'aristocrazia è sempre stata di una ottusità devastante, in ogni parte del mondo. Le unioni tra consanguinei, la soppressione dei rami cadetti, le figlie espulse tramite monachesimo, aventi il solo scopo di mantenere, e non disperdere il capitale (arraffato), sono state sempre causa di innumerevoli ed indicibili soprusi familiari. Figurarsi quale remora potevano mai avere per la "gente" il "popolino". E già il diminutivo dice tutto.
Ma oggi, eliminata l'aristocrazia; la non curanza, la distanza tra "potenti"e "plebe" non è cambiata. Corti e cortigiani prosperano sempre. Sempre lì, ancora... Onore a Lautrec, che toccato il male, non ha dato suoi contributi.
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Titolo: Re: Succede oggi. I giorni della nostra storia.