Progetto: "barometro" macro...

Aggiornato con i dati relativi al marzo 2010 il barometro USA.

Cambiamenti di rilievo solo nel grafico della variazione annua % del G17 (indice di produzione industriale), che pare decollare.

Inflazione leggermente in calo (da 1,3% a 1,2% su base annua in marzo)
Disoccupazione stabile per i full time workers. In aumento invece per i part time workers (normale dopo le festività anche se scarico dati aggiustati stagionalmente che quindi dovrebbero depurare tali fenomeni).

Invariato sostanzialmente il fronte dei tassi di interesse (qui non monitoro il trentennale USA ma lì i tassi hanno iniziato la salita dopo un calo storico ventennale).

Aggiorno il barometro USA con un nuovo quadro.

Si tratta degli indici forniti dall'Institute for Supply Management , calcolati su base dei questionari inviati ai gestori di aziende.

Fra i vari ne evidenzio 2 che trovo interessanti.
Il primo è il PMI : una sorta di riassunto di tutti gli altri indici che rilasciano. Se superiore a 50 tutto bene. Se inferiore calo economico/recessione. Va a braccetto e spesso anticipa il GDP americano.

Il secondo è il Prices Index: sorta di indice inflattivo, che però, nota bene, è relativo ai prezzi alla produzione (a che prezzo si riforniscono di materie varie le industrie).

Il PMI segnala una potente crescita, proprio come il G17. La locomotiva USA tira di brutto da qualche mese a questa parte. E come notate l'ìnflazione alla produzione dopo una "botta" all'insu fisiologica pare rientrare nei ranghi.

Per ora la FED non dovrebbe pensare di alzare i tassi.

Davvero interessanti i suoi 'studi' Maresciallo.

Grazie Generale,

sto sempre cercando di capire se, correzioni a parte, per i prossimi mesi non sia meglio spostare il peso maggiore del portafoglio su asset USA...

Secondo me sì visti i dati. Però a questo punto voglio vedere se fa davvero una bella correzione, come pare indicare il COT, per darmi un punto di ingresso a basso rischio.



EDIT: Son talmente preso dai grafici che mi ero "perso" la promozione per strada... Grazie Generale

Provo a fare un minimo di commento ai grafici postati , sperando di riuscire a scriver qualcosa di utile.

Partiamo dalla produzione industriale e analizziamo due grafici.
Il primo è il G17. Appunto l'Indice di Produzione Industriale.

Se guardiamo il grafico di livello non fa trasalire. Siamo poco sopra 100 mentre precrisi era salito fin verso 110.
Ma se guardiamo la sua variazione % anno su anno (ogni mese calcolo la % rispetto a 12 mesi prima) sorprende la potenza con cui si è ripreso dopo le mazzate della crisi.
Chi ipotizzava una ripresa a V ci ha preso.
Nel grafico ho tracciato un trendline rossa. Non ha lo stesso identico significato che le si può attribuire nella AT ma serve ad evidenziare come il ciclo 2003-2007 pur positivo sia stato meno forte di quello precedente degli ultimi anni '90. Logico attenderselo vista la crescita tumultuosa dettata da un nuovo paradigma tecnologico: Internet. Molti lo hanno paragonato all'introduzione dei treni, della corrente elettrica ecc. il secolo passato.
Però guardate ques'ultimo mese cosa è successo: ha tagliato la trendline rossa.

Insomma secondo me sta accelerando tantissimo la corporate america.

Posto che stanno correndo , cosa accade a inflazione e occupazione ?

Inflazione: uso il CPI-U meno food & energy, che sono le componenti più volatili.
Al momento è inferiore al 2% e non pare dare segnali di svolta all'insu.

Le materie prima sono molto salite dalla primavera 2009, ma a quanto pare per ora non influenza molto il CPI-U.

Notate il grafico dei prezzi postato dai dati dell'Institute for Supply Management.
Rivelano i prezzi alla produzione. Dunque i prezzi delle varie materie, semilavorati ecc. a cui si approvvigionano le imprese . L'indice è in netta risalita !
Ma guardate sotto l'istogramma del Mom% (variazione percentuale mese su mese).
Dopo le fiammate dei primissimi mesi del 2009 è tornato in carreggiata con variazioni mensili assai più contenute.

Siccome i prezzi alla produzione anticipano i prezzi al consumo, da questo fronte non ci sono segnali allarmanti. I prezzi crescono, e l'inflazione prima o poi tornerà a salire per forza di cose se l'industria tira così tanto, ma non subito a giudicare dai dati.

Vien da chiedersi come mai...
E allora guardiamo all'occupazione.
Anzi alla disoccupazione....
Siamo a livelli alti per l'economia americana. Molto alta. Alcuni economisti ipotizzano che molte industrie ormai delocalizzano e pertanto l'occupazione calerà strutturalmente in USA a favore di paesi a basso costo tipo CIna e India.

Per intanto però la disoccupazione è alta (ultimamente pare essersi stabilizzata) e di pressioni da quel fronte non ve ne sono.

A mio avviso le materie prime incidono molto sul CPI-U quando la disoccupazione è a livelli normali. Ma così elevata fa ancora da contrappeso alle spinte delle materie prime.

TO BE CONTINUED

Era nelle mie intenzioni continuare a commentare il barometro Europeo, ma devo aggiornare i dati, e purtroppo per la UE è un pò meno semplice che con gli USA. Mi occorreranno un paio di giorno per riordinare le serie di dati e ripescare un paio di link persi nei fogli excel (ne ho a tonnellate).

Missan Belat ha scritto:

Vien da chiedersi come mai...
E allora guardiamo all'occupazione.
Anzi alla disoccupazione....
Siamo a livelli alti per l'economia americana. Molto alta. Alcuni economisti ipotizzano che molte industrie ormai delocalizzano e pertanto l'occupazione calerà strutturalmente in USA a favore di paesi a basso costo tipo CIna e India.


TO BE CONTINUED

...

Eh ...è un dato importante Generale, anche per noi europei visto che da noi accade lo stesso grosso modo, anzi più che in USA probabilmente.

Quel che mi chiedo è : ma come faranno a trovar lavoro tutte queste persone ?
Vabeh che come nazioni i paesi "ricchi" invecchiano in media però...