| | 5 - Lo Sfruttamento della Potenza | |
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Autore | Messaggio |
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nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Mar 24 Ago 2010 - 12:00 | |
| Legge n° 1
Sun Tzu disse: “In linea di massima, governare la moltitudine è come governare pochi uomini.
Si tratta di effettuare le opportune divisioni numeriche, di dividere la forza militare in reparti.
Allo stesso modo, combattere la moltitudine è come combattere pochi uomini: si tratta di effettuare le opportune designazioni e configurazioni tattiche.
Ultima modifica di nysedow il Ven 11 Lug 2014 - 17:34 - modificato 1 volta. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Mar 24 Ago 2010 - 12:04 | |
| - Citazione :
- “Governare molti o governare pochi, si tratta comunque di dividere in gruppi.
Combattere molti o combattere pochi, si tratta comunque di forme e di segni”.
In avvio del quinto capitolo, il cui fulcro (come si vedrà in seguito) è la forza, l’impeto, l’energia dinamica di un gruppo in azione, Sun Tzu sottolinea di nuovo l’importanza del coordinamento e dell’abilità organizzativa.
Quando si invita il comandante a dividere l’esercito in reparti, l’obiettivo è quello di rendere più agevole il controllo dell’intera armata per incrementare l’unità, la coesione dell’intero gruppo.
Le forme e i segni cui si allude indicano invece gli schieramenti e i segnali con cui si manovrano le truppe e si coordinano i movimenti.
La forza dell’insegnamento di Sun Tzu sta, dunque, proprio nell’anteporre l’energia dell’impeto comune alle qualità e alle capacità individuali: “Il buon guerriero ricerca l’efficacia in battaglia nella forza dell’impeto comune, non nei singoli”, affermerà successivamente l’autore. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Mar 24 Ago 2010 - 12:05 | |
| - Citazione :
- “Non c’è differenza tra gestire un grande esercito e gestirne uno piccolo, si tratta comunque di organizzare e contare.
Non c’è differenza tra combattere contro un grande esercito e contro uno piccolo, si tratta comunque di forme e segni”.
Il carattere cinese che indica “l’organizzare” suggerisce la regolazione o la disposizione più appropriata.
Al comando di tante persone, se in effetti si divide una grande quantità in unità più piccole, non ci sarà differenza tra il gestire un gran numero di persone o gestirne poche.
Se, allo stesso modo, si organizzano le truppe in divisioni chiaramente differenziate, combattere contro molti nemici non differisce molto dal combatterne pochi: si applicano gli stessi principi, attivati dagli stessi gesti.
Così, interagendo con le cose piccole, si stabiliscono connessioni con ciò che è grande e tramite questo si accumula potere: si comanda ciò che è grande agendo su ciò che è gestibile e immediato, su ciò che si trova di fronte a noi.
Quest’aspetto si applica a tutti i livelli di comando. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Mar 24 Ago 2010 - 12:07 | |
| - Citazione :
- “La gestione di una grande forza militare si effettua con gli stessi criteri con cui si guidano pochi uomini: basta dividerla in reparti.
Inoltre, combattere al comando di una grande armata è come combattere alla testa di una piccola: è solo necessario istituire contrassegni e segnali”.
Dopo le indicazioni generali fornite al comandante nel capitolo precedente, Sun Tzu approfondisce i presupposti dei suggerimenti tattici.
Lo schema logico è esemplare e dimostra quanto egli abbia a cuore la formazione del modo di ragionare del comandante piuttosto che il suggerimento di singoli stratagemmi.
Anzitutto, la struttura e la responsabilità del comando sono le stesse sia alla guida di una grande armata sia alla testa di un plotone (potremmo in tal senso parlare di “gerarchia” o di “catena di comando”).
L’ultimo degli ufficiali come il comandante supremo devono avere lo stesso fine: prepararsi a produrre il massimo sforzo nel momento richiesto. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Mar 24 Ago 2010 - 12:08 | |
| - Citazione :
- Sun Tzu suggerisce di suddividere, mentalmente, qualsiasi unità dell’armata in pochi blocchi; così sarà più facile dirigerla.
Non è difficile governare la moltitudine partendo dall’idea che essa, in fondo, non sia altro che l’unione di tanti piccoli gruppi.
Questi ultimi dovrebbero essere trattati separatamente, per ottenere meglio il controllo della totalità.
Certi principi dipendono da alcune convinzioni fondamentali, generalmente condivise dai filosofi cinesi.
E’ il rapporto tra parte e tutto che va posto in primo piano, laddove entrambi gli elementi concorrono alla loro determinazione reciproca.
E’ in tal senso possibile considerare una guarnigione estremamente numerosa come l’insieme di piccoli gruppi, compatti e più facili da amministrare, proprio perché si ammette implicitamente che la parte sia il tutto e il tutto la parte. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
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| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Dom 19 Set 2010 - 10:06 | |
| Legge n° 2
Per mezzo di manovre dirette e indirette, ci si assicura che tutte le truppe, restando compatte, siano in grado di opporsi all’urto dell’attacco nemico. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17592 Encomi : 230397 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Dom 19 Set 2010 - 10:08 | |
| - Citazione :
- Sun Tzu invita il condottiero ad attaccare il nemico frontalmente e, al tempo stesso, a sorprenderlo con manovre laterali ben coordinate: è il modo migliore per risultare sempre vittoriosi e mai sconfitti.
Le manovre dirette e indirette cui allude l’autore richiamano i concetti di “ordinario” e “straordinario”.
Così commenta Ho Yanxi: “Un’operazione militare attraversa miriadi di trasformazioni in cui tutto viene mescolato.
Radunare un esercito per una giusta causa, questo è l’ordinario.
Adeguarsi ai cambiamenti di fronte al nemico, è lo straordinario.
Ciò che per te è ordinario, fa sì che ai nemici appaia straordinario; e che appaia ordinario ciò che in te è straordinario.
In genere, un’operazione militare comprende tanto l’ordinario quanto lo straordinario, ovvero sia lo scontro frontale sia gli attacchi di sorpresa.
Un successo non ottenuto attraverso tattiche ordinarie e straordinarie è come la vittoria fortuita in una rissa”. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
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| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Dom 19 Set 2010 - 10:10 | |
| - Citazione :
- “Si possono organizzare le armate in modo che lo scontro contro ogni nemico non porti sconfitta.
Si tratta di metodi straordinari e ortodossi”.
“Ortodosso” è la traduzione della parola cinese "cheng", il cui significato originale, risalente ad almeno mille anni prima della composizione de L’Arte della Guerra, era “diritto” e, quindi, “corretto”.
Il termine si è poi evoluto nel senso di “governare”.
Ciò che è “ortodosso” rappresenta quindi il modo corretto di comportarsi negli affari pubblici, mentre nella vita sociale indica le buone maniere convenzionali.
Ciò che è straordinario, invece, significa letteralmente ciò che è “strano”.
Il suo significato non ricopre alcuna delle associazioni politiche riferibili al termine ortodosso.
In generale, l’ortodosso rappresenta tutto ciò che ci è familiare, le azioni che svolgiamo nella realtà, i modi in cui i nostri sensi funzionano normalmente: è tutto quello che sia noi sia il nemico ci aspettiamo.
Nell’ambito militare, il termine fa riferimento a mezzi e modelli accettabili e potrebbe anche indicare la strategia e la tattica convenzionali.
Diversamente, lo straordinario è sempre sorprendente e non definito da alcuna azione particolare: è semplicemente ciò che il nemico non si aspetta | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
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| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Dom 19 Set 2010 - 10:12 | |
| - Citazione :
- La mente di chi esercita il comando, a qualsiasi livello, deve essere aperta, pronta a muoversi liberamente tra i due poli del metodo diretto (ordinario) e del metodo indiretto (straordinario).
L’autore è convinto che, applicando l’attacco diretto, tutti gli ufficiali sarebbero in grado di ordinare la carica e di mandare i loro soldati a morire.
Invece, solo “il metodo indiretto è indispensabile per conseguire la vittoria”.
Le tecniche del metodo indiretto sono infinite, perché infinite sono le combinazioni tra i fattori.
Ed è attraverso l’uso sapiente delle tecniche del metodo indiretto che si creano le condizioni per applicare il metodo diretto, cioè lo scontro sul campo.
Ad esempio, l’imperatore Taizong della dinastia Tang, guerriero e amministratore famoso, consigliava di alterare la valutazione nemica del diretto e dell’indiretto, dell’ordinario e dello straordinario, e quindi di sferrare un attacco inatteso e concertato di entrambi i metodi, con il risultato di risultare imprevedibile e quindi più pericoloso per il nemico. | |
| | | nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
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| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Dom 19 Set 2010 - 10:14 | |
| - Citazione :
- “L’intera guarnigione dell’armata deve essere in grado di sopportare l’attacco nemico senza subire perdite: si tratta di effettuare un opportuno attacco diretto o di sorpresa”.
In questa legge Sun Tzu si riferisce a due tipi di attacco esistenti.
Il primo, diretto, mira a coinvolgere l’avversario; il secondo, di sorpresa, punta a coglierlo impreparato, per vincerlo definitivamente.
Occorre tenere presente che questi due tipi ammettono infinite variazioni, cioè modalità intermedie di combattimenti diretti o sferrati di sorpresa.
Dunque, le due strategie non vanno intese in una contrapposizione netta e assoluta.
Al pari di altre polarità essenziali e ricorrenti nel pensiero cinese, anche quella che riguarda le tipologie di attacco verte su una determinazione reciproca dei termini: essi sono complementari, anziché opposti in assoluto.
Nel seguito della trattazione, Sun Tzu sottolineerà la possibilità di passare da un attacco all’altro in una sorta di rotazione ciclica.
Chiedendosi, senza trovare risposta: “Chi potrebbe essere in grado di esaurirla?”. | |
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