nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
Numero di messaggi : 17711 Encomi : 231587 Data d'iscrizione : 25.07.09 Località : L'Aquila
| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Ven 11 Lug 2014 - 17:28 | |
| - Citazione :
- Secondo Sun Tzu, colui che segue un esercizio attento del potere impiega le truppe in battaglia come se fossero tronchi d’albero e rocce rotolanti.
Riguardo alla natura dei tronchi, quando sono su un terreno pianeggiante sono statici, quando vengono agitati, si mettono in moto, quando sono quadrati restano immobili, quando sono rotondi si muovono.
Così, l’abilità del condottiero che si appresta a condurre un esercito in battaglia, è paragonabile al “far rotolare rocce rotonde da una montagna alta mille jen”.
La figura della montagna, come in precedenza quella della balestra, enfatizza l’aspetto di energia in potenza di cui dispone il generale.
La vittoria non si basa solamente sulle qualità delle persone che ci circondano o sulla loro forza di volontà, quindi non c’è alcun bisogno di formarle o di cambiarle.
Se conosciamo la loro natura, potremo affidare loro posizioni in cui esse diverranno armi naturali, approfittando del modo in cui il potere di manifesta nel mondo. | |
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nysedow Generale di divisione con funzioni di generale di corpo d'armata
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| Titolo: Re: 5 - Lo Sfruttamento della Potenza Ven 11 Lug 2014 - 17:29 | |
| - Citazione :
- Condurre gli uomini all’azione affidandoli alla forza dell’impeto equivale a far rotolare tronchi e macigni.
Tronchi e macigni stanno fermi su un terreno pianeggiante, precipitano in discesa; quadrati restano immobili, rotondi rotolano.
Uomini condotti abilmente in battaglia equivalgono all’impeto di macigni rotondi che rotolano precipitando da un ripido pendio: la forza vuol dire proprio questo.
Come commenta l’autore cinese Du Mu, “massi che rotolano da una montagna alta diecimila piedi non possono essere fermati: è la virtù della montagna, non dei massi. Ottenere la vittoria con la certezza e l’unione del forte e del debole: è la virtù dell’impeto, non degli individui”. | |
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